La Commissione Attività produttive ha approvato con il sostegno del Governo i testi di Benamati (Pd), Crippa (M5S) e Ricciatti (Mdp)
di LabParlamento
La Commissione Attività produttive della Camera ha fatto proprie, nella seduta di ieri, le risoluzioni presentate dai deputati Gianluca Benamati (Pd), Davide Crippa (M5S) e Lara Ricciatti (Mdp) per chiedere il rinvio dell’entrata in vigore della riforma delle tariffe elettriche per i clienti domestici.
In base alle attuali previsioni, difatti, il 1° gennaio 2018 dovrebbe concludersi la fase di transizione biennale disposta dall’Autorità per l’Energia, una volta completato il superamento della progressività delle componenti tariffarie a copertura degli oneri generali. La stessa Aeegsi, tuttavia, aveva di recente segnalato che il combinato disposto tra riforma delle tariffe e nuova disciplina sugli energivori avrebbe potuto portare a rincari delle bollette per milioni di consumatori.
Dinanzi alla Commissione, il sottosegretario per la Semplificazione Angelo Rughetti (Pd) ha sostenuto che il Governo condivide l’opportunità di rinviare il completamento della riforma, così come la proposta di coordinare la revisione delle tariffe domestiche con la modifica del bonus sociale elettrico, e ha dato pertanto via libera ai tre atti presentati.
Nel dettaglio, la risoluzione 7-01392 di Benamati impegna l’Esecutivo “ad assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a individuare gli obiettivi da privilegiare nell’attuazione dell’ultima fase della riforma tariffaria e ad indicare all’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, l’opportunità di rinviare di un anno il completamento della riforma inerente le componenti a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici, in modo da assicurare gradualità nell’applicazione delle variazioni tariffarie”.
Il testo 7-01393 di Crippa richiama invece il Governo “a valutare gli effetti applicativi delle disposizioni richiamate in premessa adottando ogni iniziativa utile, per quanto di competenza, volta a rivedere l’ultima fase della riforma tariffaria per i clienti domestici, anche alla luce delle recenti modifiche normative apportate dalla legge europea 2017, al fine di evitare ulteriori aggravi di spesa agli utenti domestici”.
Da ultimo, l’atto 7-01400 di Ricciatti (l’unico a non essere stato riformulato dal sottosegretario Rughetti) invita “l’Esecutivo a valutare l’assunzione di iniziative, per quanto di competenza, volte a un’estensione del percorso di transizione della riforma tariffaria originariamente disegnato, rinviando di un anno il completamento della riforma inerente alle componenti a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti domestici”.
A questo punto, dato il consenso di Governo e Parlamento, affinché lo slittamento di un anno della riforma delle tariffe elettriche domestiche divenga effettivo è necessario un provvedimento dell’Autorità per l’Energia.