Il Senato ha modificato il DdL Delega approvato dalla Camera nel settembre 2015
Con 157 sì, 41 no e 57 astenuti l’Aula del Senato ha approvato in seconda lettura, nella seduta di martedì 7 febbraio, il DdL Delega per il riordino del sistema nazionale di protezione civile. Palazzo Madama ha modificato in alcune parti il testo approvato dalla Camera nel settembre 2015, e il DdL dovrà pertanto tornare a Montecitorio.
Il provvedimento, strutturato in un unico articolo, dispone che entro nove mesi dalla sua entrata in vigore il Governo sarà autorizzato a emanare uno o più Decreti Legislativi finalizzati alla ricognizione, alla modifica e all’integrazione delle attuali normative in materia di protezione civile.
Il Disegno di Legge conferma l’organizzazione policentrica (articolata su scala nazionale, regionale e locale) del Sistema di protezione civile, le cui attività continueranno a essere articolate in base alle fasi di previsione, prevenzione e mitigazione dei rischi derivanti da calamità naturali o antropiche, assegnando un importante ruolo di partecipazione a Enti di ricerca e singoli cittadini per la diffusione di una cultura di protezione civile, non ancora diffusa come dovrebbe nel nostro Paese.
Il finanziamento del Sistema sarà garantito tramite il Fondo della protezione civile, il Fondo per le emergenze nazionali e il Fondo regionale di protezione civile, che ricopriranno nel loro insieme una funzione centrale nel garantire nel più breve tempo possibile la ripresa delle normali condizioni di vita nei territori colpiti da eventi come terremoti o alluvioni.
In base al DdL Delega, saranno inoltre uniformati i termini e i codici convenzionali adottati dal Servizio di protezione civile, e verrà condotta un’opera di semplificazione degli adempimenti amministrativi ai quali è sottoposto. Indipendentemente dagli obiettivi elencati, entro due anni dall’entrata in vigore dei Decreti Legislativi l’Esecutivo potrà adottare integrazioni o correzioni, avvalendosi del supporto del Dipartimento della protezione civile facente parte della Presidenza del Consiglio.
Se si pensa agli effetti devastanti che sisma e maltempo stanno avendo sulla vita dei cittadini di ampie zone del Centro Italia, non si può non considerare questo tema di massima priorità nei lavori parlamentari delle prossime settimane.