Sul tavolo una lista europeista. Ma ancora lontani coalizioni e programmi definitivi
Si fa sempre più strada tra radicali, progressisti e dem la consapevolezza di non poter nemmeno provare a vincere correndo da soli. Tutto sta nel vedere che proposte verranno messe in campo e chi farà il primo passo. Nell’idea di Riccardo Magi, segretario dei Radicali, all’Italia serve una lista, aperta ad altre alleanze, capace di creare una proposta politica ed elettorale che metta al centro l’Europa. L’obiettivo del Congresso di RI sarà infatti quello di capire se ci sono forze politiche e personalità singole disposte ad accettare questo tipo di sfida.
Alla due giorni organizzata a Roma dai Radicali erano presenti eminenti figure del panorama politico e istituzionale italiano, tra i quali l’ex-premier Enrico Letta, il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, il sottosegretario agli Esteri Della Vedova (capo del movimento “Forza Europa”), il parlamentare europeo di ALDE Guy Verhofstadt, Giuliano Pisapia, fondatore di Centro Progressista, il leader dei Verdi Angelo Bonelli e anche Romano Prodi, seppur da remoto. Tra i relatori figurava inoltre Roberto Saviano.
Durante i lavori di “Stati Uniti d’Europa”, oggetto dell’incontro in questione, non sono mancati attacchi più o meno espliciti al PD e al suo segretario Matteo Renzi. In primis da parte di Magi, che ha evidenziato come se le elezioni fossero domani sarebbe molto difficile pensare ad un’alleanza con il Partito Democratico, viste alcune differenze di metodo e alcune recenti dichiarazioni di Renzi sull’UE, sostenendo che simili comportamenti stanno di fatto favorendo discorsi populisti e nazionalisti anziché aiutare a combatterli. La strada verso le elezioni è però ancora lunga.
Meno critico il sottosegretario agli Esteri Della Vedova, che nega che vi siano possibilità di dialogo politico su prospettive europee con Salvini o Di Maio e vede nei dem l’unica forza in grado di pensare in senso comunitario, a patto che riveda alcune sue posizioni. La nota di colore la lascia comunque Bonelli, che non ha apprezzato le dichiarazioni del leader del Partito Democratico in merito a coalizioni date per scontate.
In linea con ciò che ha dichiarato Emma Bonino in apertura dei lavori, lei che definisce l’Europa “il nostro destino, il nostro presente e il nostro futuro”, anche altri interlocutori hanno lasciato intendere che, a prescindere dalle alleanze, il dibattito dovrà incentrarsi proprio su questo tema, lasciando così intendere che nei prossimi mesi si faranno dei ragionamenti e non mancheranno sorprese.
Da parte sua, Calenda ha sottolineato come sia fondamentale portare il dibattito sull’Europa all’interno dei partiti politici che già ci sono, senza costituirne altri. Quante più forze politiche possibili devono impegnarsi in tal senso, ricordandosi di non giocare la partita secondo il principio dello scaricabarile delle responsabilità sempre verso l’Europa.
Sarà interessante vedere che proposta faranno i Radicali e con chi si alleeranno per portare avanti il progetto.