“Il centrodestra non può non tornare a governare Roma. Questa è diventata una città senza anima ed identità. Serve una rivoluzione epocale per cambiare il “modus operandi” che ha ridotto la Capitale d’Italia ad una periferia disperata”. Così Simona Baldassarre, eurodeputata della Lega e candidata all’Assemblea Capitolina, in un’intervista con LabParlamento.
Onorevole Baldassarre, cosa risponde a chi dice che il centrodestra non abbia gran voglia di tornare a governare in Campidoglio. È così?
Il centrodestra non può non tornare a governare Roma. Questa è diventata una città senza anima ed identità. Serve una rivoluzione epocale per cambiare il “modus operandi” che ha ridotto la Capitale d’Italia ad una periferia disperata. Noi della Lega siamo abituati a stare tra la gente, ancor di più durante questo intenso periodo di campagna elettorale. La sensazione, parlando con la gente, è che i cittadini siano i primi a volere il centrodestra di nuovo al Campidoglio. Per rilanciare la città, A Roma servono fatti e concretezza. Per i miracoli da anni paventati dai 5 stelle siamo un po’ fuori tempo.
In queste amministrative in ballo sembra esserci anche la leadership del centrodestra. A Roma Meloni e Salvini ancora non sono stati visti insieme al fianco di Michetti. È un caso?
Le ha chiamate con il giusto nome: elezioni amministrative. La leadership si deciderà in vista delle elezioni politiche. Per ora, la cosa importante è continuare a lavorare pancia a terra per il bene dei cittadini, sia quelli romani che quelli di tutti gli altri comuni e regioni dove si andrà al voto. Le amministrative sono in più città e regioni e i leader si distribuiscono come possono. Tuttavia, sia chiaro: Matteo e Giorgia sono in perfetta sintonia. É palese che Roma abbia bisogno di nuova linfa vitale dopo i danni causati dalle gestioni Marino e Raggi.
Andiamo sui temi, per i romani le principali emergenze sono da sempre rifiuti e trasporto pubblico. Quali sono le proposte che avete avanzato su questi temi?
Roma è invasa dall’immondizia. I cassonetti sono stracolmi per la gioia di cinghiali, gabbiani e topi. Abbiamo bollette tra le più care d’Italia e spendiamo 170 milioni di euro l’anno per inviare i rifiuti in altre regioni. E che Regioni: di tante città, l’ultimo accordo, ad agosto, la Raggi l’ha fatto per inviare 150 tonnellate di rifiuti al giorno a Napoli. Alla faccia dei cittadini della Terra dei Fuochi. La città è sporca, ma la Capitale ha il costo di servizio dell’igiene urbana più alto tra le grandi città.
Voi cosa proponete?
Noi vogliamo realizzare un ciclo virtuoso dei rifiuti per uscire dall’incubo giornaliero delle montagne di pattume ammassato nelle strade. Un esempio concreto, la differenziata: nonostante le promesse della Sindaca di arrivare al 70%, il Campidoglio è oggi al 45%, con un solo punto percentuale in più negli ultimi 5 anni. Per capirci, Milano è al 61%, Venezia al 62% e Bologna al 54%. Qui serve investire sulla raccolta differenziata porta a porta, nella diminuzione dei rifiuti e su campagne di sensibilizzazione per raccontare al cittadino su cosa significherebbe produrre profitto dai rifiuti.
La ricetta per i trasporti?
Le do un dato: fino al 2013 il tratto ferroviario Roma-Lido garantiva il doppio dei treni rispetto ad oggi, con passaggi ogni 7 minuti. Dal 2013, si insedia come Sindaco Ignazio Marino. Penso renda l’idea di come la sinistra al Campidoglio abbia trattato la mobilità romana. Con la Raggi poi, cancellate ben 1 milione e 600 mila corse di autobus, e sono andati a fuoco più di 80 vetture. Potremmo parlare della metro C, altra promessa elettorale non mantenuta, della linea 2 del tram, o del TPL che non è minimamente all’altezza, senza neanche accennare alla fiabesca idea della funivia. Servono interventi riportare Roma a misura di famiglia, per mettere nelle condizioni i cittadini di preferire il mezzo pubblico a quello privato. Non si può passare la vita in coda. C’è bisogno di rilanciare un Atac pubblica, al servizio del cittadino, pensando anche a possibili collaborazioni, partecipazioni o sinergie industriali di settore per servire tutta la città. Serve aumentare le vetture, garantendo una cultura della puntualità e dell’affidabilità; facilitare l’acquisto del titolo di viaggio attraverso smartphone; sanificare e climatizzare meglio le vetture. Sulle strade vogliamo un investimento importante, su 5 anni, per recuperare molti chilometri della città ormai inagibili a causa delle buche. Infine, abbiamo l’obbiettivo di ampliare il numero dei parcheggi e regolare, finalmente, l’uso dei monopattini elettrici.
Facciamo un salto al 4 ottobre. Urne chiuse. Quale risultato si aspetta per la Lega nella Capitale?
Sono convinta che i cittadini premieranno il nostro programma e la nostra serietà. Sono tutti oramai stanchi delle ricette senza contenuto apparecchiate da PD e Cinque Stelle. Roma era già una città allo sbando, il quinquennio appena trascorso l’ha definitivamente affossata. Noi abbiamo la squadra ed il candidato giusto per tirarla fuori dal baratro. E i romani ne sono consapevoli.