“L’attuale governo sta facendo il possibile per affrontare la pandemia e ci auguriamo che i sostegni al settore alberghiero vengano prorogati finché non si tornerà una piena operatività per evitare licenziamenti che sarebbero drammatici. Nella Capitale chiediamo al futuro sindaco di investire su un turismo di qualità e di puntare su grandi eventi”. Così Roberto Necci, vice presidente di Federalberghi Roma e presidente del centro studi dell’associazione, spiega i punti del documenti programmatico che sarà inoltrato a tutti i candidati sindaci della Capitale.
Presidente Necci, ad oggi in italia sono oltre 22 milioni le persone vaccinate, una copertura pari al 37,9% della popolazione. Come giudica l’operato del governo sul contrasto alla pandemia?
“Riteniamo che l’attuale governo stia facendo il possibile sul fronte della lotta alla pandemia e sicuramente da qualche mese c’è stato un passo diverso, come dimostrano le 500mila persone vaccinate al giorno. Per quello che ci riguarda, tuttavia, la macchina organizzativa ha necessità di funzionare in tutto il mondo perchè noi per funzionare abbiamo bisogno del ritorno alla normalità in tutti i paesi del mondo. I nuovi accenni di variante ci mettono preoccupazione, come dimostra anche il crollo delle borse di questi giorni”.
Fra i settori più colpiti dalla crisi economica generata dalla pandemia vi è certamente quello turistico-recettivo. Quali sostegni avete ricevuto come comparto e quali sono le richieste alle quali non avete ancora ricevuto risposte?
“Parte degli aiuti arrivati non sono stati sufficienti ad affrontare una situazione di crisi molto grave per un settore che non ha visto ridurre l’attività ma l’ha totalmente azzerata. C’è grande preoccupazione sul futuro, anche alla luce delle nuove varianti del virus. Dal punto di vista economico abbiamo chiesto al Governo di prorogare alcuni provvedimenti che riteniamo vitali per salvaguardare i posti di lavoro che altrimenti saremmo costretti a licenziare, con un danno sociale molto pesante per tutti. Il nostro settore ha bisogno di sostegni finché non vi sarà una ripresa certa e una piena operatività del settore”.
Come Federalberghi Roma avete lanciato un documento ricco di proposte rivolto ai candidati sindaci della Capitale. Quali sono le principali richieste?
“Federalberghi ha da sempre attivo un dialogo con tutte le istituzioni cittadine e riteniamo che in questo momento storico, in prossimità di un appuntamento elettorale molto importante per la Capitale, sia fondamentale alimentare dialogo e confronti su temi e proposte specifiche, come quelle che abbiamo elaborato e stiamo inoltrando a tutti i candidati sindaci. Il prossimo inquilino del Campidoglio avrà un compito molto importante che è quello di riorganizzare la città, anche con modelli molto più funzionali e di respiro internazionale per Roma. Nel documento che abbiamo elaborato ci sono proposte per la nostra città che riguardano il decoro, la sicurezza, i trasporti, i poteri amministrativi: tutte proposte che riteniamo di buon senso e che vanno al di là dell’ideologia. Come Federalberghi Roma siamo pronti a fare la nostra parte mettendo a disposizione le nostre conoscenze della città”.
Ad ogni elezione torna di moda il tema della riforma di Roma Capitale. Non teme che la burocrazia possa allungare i tempi, mentre servirebbe una cura immediata per far tornare competitiva questa città?
“Roma ha bisogno di poteri non speciali ma adeguati alla vastità di una città, fra le più grandi d’Europa, con un patrimonio storico, artistico, archeologico e culturale che non ha eguali al mondo. Il futuro sindaco di Roma deve poterla governare con i poteri simili ad uno Stato-Regione. L’auspicio è che la conoscenza dei meccanismi amministrativi così complessi in questa città possa arrivare a snellire alcune procedure necessarie per governare al meglio la Capitale e rilanciarla sotto tutti i profili”.
A parte la Nuvola e il centro congressi sempre all’Eur, Roma è una città che fatica ad essere attrattiva dal punto di vista congressuale e fieristico. A cosa attribuisce questo ritardo?
“Il turismo congressuale è fondamentale per un turismo di qualità. Si tratta di
un comparto ad alta capacità di spesa e Federalberghi è socio fondatore del Convention Bureau di Roma e Lazio. L’auspicio è che la prossima giunta supporti la promozione e l’organizzazione dei grandi eventi che hanno necessità di programmazione”.