“Vogliamo convergere su candidati espressione del civismo per allargare il fronte“. Il summit del centrodestra si è da poco concluso e se l’intesa sui nomi dei candidati sindaci in vista delle amministrative di ottobre, in primis Roma e Milano, sembra ancora lontana, su una cosa Giorgia Meloni e Matteo Salvini sembrano essere finalmente d’accordo: puntare sul civismo per convincere il 44% dei romani che, stando all’ultimo sondaggio Tecnè per Adnkronos, è ancora indeciso.
Al termine dell’incontro, come di consueto, i leader sono usciti col sorriso e la solita fretta per sfuggire dai cronisti ma da quanto trapela la scelta sulla quale si intende convergere è quella di un profilo civico, un imprenditore o un professionista autorevole al quale affidare le chiavi del centrodestra per battere Gualtieri, Raggi e Calenda.
“I candidati arriveranno in pochi giorni. Il centrodestra è attrattivo e unito”, ha sottolineato la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni. Intanto il toto candidati impazza in città con l’avvocato Enrico Michetti che secondo i rumors sarebbe in pole position. Intercettato dall’agenzia Dire, mostrando da subito poca dimistichezza con la politica si è lasciato andare a dichiarazioni da candidato sindaco: “Io da cittadino posso essere censore, ma da candidato no. Accetterò Roma, qualora fossi io il prescelto, come la troverò. Come me non ci sarà la litania ‘è colpa di quelli prima di me’. Un fiume in piena, Michetti, che ha già parlato di programma: “Le prime cose di cui bisognerà occuparsi sono: igiene urbana, trasporti e sicurezza. Inoltre serve una pianificazione importante per il rilancio dell’immagine di Roma”.
Sul fronte dei rifiuti “penso che bisognerà realizzare impianti: non inceneritori ma impianti sostenibili finalizzati a riuso e riutilizzo in relazione della quantità e della qualità dei rifiuti prodotti. Osserveremo la regola secondo cui questi dovranno essere smaltiti nel luogo dove si producono, naturalmente in aree compatibili e distribuiti su tutto in territorio per non creare aree privilegiate.
In calo le quotazioni di Fabio Rampelli, certamente non dispiaciuto, e Maurizio Gasparri, che pure avrebbe dato la disponibilità ad “immolarsi” per far risorgere Forza Italia, ormai ruota di scorta della coalizione guidata anche su Roma da Fdi e Lega. Le sorprese non mancheranno nelle prossime ore visto che il nome di Michetti al momento non ha passato il vaglio e Salvini vuole poter dire la sua imponendo un imprenditore romano, il famoso Mister X che da settimane confida di avere in tasca e di tirar fuori come asso nella manica nel momento decisivo.