Sulla riapertura delle telecamere per la Ztl in centro storico a Roma è di nuovo braccio di ferro tra la giunta pentastellata e i commercianti. Nonostante la richiesta di prorogare lo stop alle telecamere fino al 30 aprile, in attesa del nuovo decreto del governo Draghi, sia stata votata a maggioranza ieri in Assemblea Capitolina, su proposta di Fdi, la sindaca Raggi va avanti e sulla sua linea trova anche Enrico Stefàno presidente della Commissione capitolina Mobilità e consigliere del Movimento 5 Stelle, che qualche mese fa aveva annunciato il suo No alla ricandidatura della sindaca, mettendosi a disposizione per la corsa al Campidoglio.
“Io sono sempre stato un sostenitore del mantenimento delle Ztl – ha detto il consigliere pentastellato contattato da Labparlamento – non le avrei neanche disattivate per l’ultimo periodo per un motivo molto semplice: in centro, le zone coperte da Ztl non donano posti auto legali. Quest’ultimi si contano sulle dita di una mano e spesso non sono sufficienti nemmeno per i residenti. La finalità del centro storico è proprio quella di non raggiungerlo con le automobili, bensì cercare di utilizzare i trasporti pubblici o, meglio ancora come espresso anche dall’Oms, la bicicletta. Quindi ritengo che la misura presa ieri il 7/04/2021 è giusta”.
Inoltre, la Capitale negli ultimi giorni è sotto i riflettori per le notizie dei risultati dei controlli dei Nas su bus e treni, che hanno avuto come obiettivo la verifica della corretta applicazione delle misure anti-covid. Come riportato anche da Federconsumatori, “gli interventi hanno interessato 693 veicoli, tra autobus urbani ed extraurbani, metropolitane, scuolabus, collegamenti ferroviari locali e di navigazione, ma anche biglietterie, sale di attesa e stazioni metro. Tra i tamponi di superficie raccolti sono stati rilevati 32 casi di positività. Un dato gravissimo – continua Federconsumatori – che conferma le denunce che ogni giorno riceviamo dai cittadini che, soprattutto nelle grandi città, segnalano mezzi pubblici sovraffollati e sanificazione spesso carente”.
Secondo Stefàno “i numeri dei positivi trovati dai Nas sui mezzi pubblici non devono essere né sminuiti né devono creare panico questo perché, probabilmente, se avessero fatto i stessi test nei supermercati della Capitale avrebbero trovato tracce di Covid-19. Per quanto riguarda i trasporti pubblici – continua il pentastellato a LabParlamento – Roma ha avuto un piano che ha previsto il potenziamento di alcune linee a maggior frequentazione con l’inserimento di alcuni bus che ricoprivano tratte con meno pendolari. Quindi il trasporto pubblico è stato potenziato nei limiti del possibile”.