A cura di Paolo Carpino
La sezione italiana dell’agenzia internazionale per la prevenzione della cecità ha chiarito ancora una volta la necessità di svolgere una accurata campagna di prevenzione nei confronti delle patologie oculari.
IAPB Onlus ha, infatti, organizzato, lo scorso 13 ottobre, presso la Sala Tevere della Regione Lazio, una tavola rotonda con l’intento di sensibilizzare le istituzioni all’abilitazione della vista come malattia primaria (in occasione della Giornata Mondiale della Vista).
Il Presidente del Comitato Tecnico per la prevenzione della cecità e della ipovisione, Mario Stirpe è stato molto chiaro: “La cecità è invalidante, sia per chi ne soffre e sia per il contorno familiare del malato che ne subisce le conseguenze. Dobbiamo fare prevenzione in maniera più efficace. I numeri parlano di un forte aumento di problemi alla vista, come maculopatie o distacchi della retina”.
Durante la conferenza, sono intervenuti anche Alessio D’Amato, Assessore della Sanità della Regione Lazio, spiegando che i 600 giorni consecutivi dedicati esclusivamente al Covid hanno aumentato i problemi per le cure di molte malattie “che possono essere risolti solo con investimenti economici importanti; la Regione ha stanziato trenta milioni di euro già da quest’anno”.
Allarmanti i numeri enunciati da Elio Rosati di Cittadinanza Attiva: “Soltanto il 23% dei pazienti riesce ad effettuare le prestazioni, ci vogliono almeno nove mesi per prenotare con il servizio pubblico una visita oculistica, le persone se non sono agiate hanno grandi difficoltà perché non hanno alternative e soprattutto possibilità economiche per anticipare le visite e farle privatamente”.
Sullo stesso tema è intervenuto il referente scientifico IAPB Italia, Filippo Cruciani, denunciando i problemi quotidiani degli ospedali pubblici in tutta Italia, sia per gli interventi chirurgici, che per le visite mediche, non solo oftalmiche, ma anche per tutte le altre patologie importanti.
Al termine della tavola rotonda, a strappare un sorriso ai presenti è stato l’attore Stefano Fresi, con il suo racconto ironico (ma che porta alla riflessione) di una persona cieca che partecipa a un colloquio di lavoro.
La celebrazione della giornata è terminata con l’intervento del Presidente dell’Agenzia Internazionale della cecità Mario Barbuto che ha dichiarato “guerra alla cecità” ed alla mancanza parziale della vista, con la prevenzione e lo sviluppo della tecnologia per gli ipovedenti.