“La Fenascop Lazio esprime piena solidarietà a Daniela Pezzi, presidente della Consulta regionale per la Salute Mentale, e insieme rabbia di fronte alla sacrosanta protesta che ha portato alla clamorosa dimissione in massa di tutti i componenti della Consulta, in segno di protesta contro una legge della Regione Lazio, che impone la “nomina dall’alto” dei rappresentanti di utenti e di familiari, arrivando a prevedere che il Presidente della Consulta sia nominato dal Consiglio regionale del Lazio”. Ad affermarlo in una nota è Paola Marchetti, presidente di Fenascop Lazio, associazione nazionale di organizzazioni che dal 1995 si occupano di riabilitazione psichiatrica extra ospedaliera per minori e adulti.
“Siamo di fronte ad una scelta centralistica incomprensibile che umilia anni di lavoro territoriale di associazioni e familiari e che rappresenta l’ennesimo episodio di esercizio del potere di questa Giunta verso il mondo della salute mentale, con il quale ci si ostina a rifiutare ogni dialogo e confronto”.
“Un gesto incomprensibile che lede i diritti dei più deboli, in un momento così delicato, in cui emerge sempre più un disagio psico-sociale vasto ed esplosivo, che non fa sconti in nessuna fascia d’età, e che fa emergere soprattutto un profondo e pericoloso disagio giovanile. Un atteggiamento da parte della Regione che dà il senso della distanza tra le istituzioni e la vita reale. Una Regione che non ascolta, non si preoccupa, decide e non interloquisce, producendo atti che alimentano una situazione esplosiva”.
“Come Fenascop Lazio e nazionale chiediamo che la Giunta regionale abbia l’umiltà di correggere questa incresciosa situazione, arrivando anche a modificare l’impianto legislativo. Alla Presidente Pezzi, indomabile guerriera dei diritti dei più deboli, il nostro abbraccio più sincero”.
*Comunicato Stampa