L’emergenza epidemiologica da COVID-19 (Coronavirus) ha spesso reso necessario una sospensione delle attività ospedaliere ritenute differibili o non urgenti, come ad esempio quelle dermatologiche. Questo ha avuto un notevole impatto sulla qualità di vita e di cura delle persone colpite da patologie croniche come la psoriasi. Per questo motivo ADOI, Associazione Dermatologi-Venerologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica, ha attivato SOS Psoriasi, un servizio di supporto e assistenza rivolto ai pazienti psoriasici vittime di “dispersione sanitaria” e finalizzato a riorientarli verso una corretta relazione con la propria struttura di cura.
È nato così, su progetto della società di comunicazione MediArt srl e con il supporto non condizionato di AbbVie srl, il numero verde 800802036 attivo per tutta Italia. Con questa attività i dermatologi ospedalieri vogliono dunque supportare il paziente nel recupero dei corretti iter terapeutici.
“In questo scenario – ha dichiarato Francesco Cusano, presidente ADOI (Associazione Dermatologi Venereologi Ospedalieri Italiani e della Sanità Pubblica) – la nostra società scientifica non poteva più stare con le mani in mano. Con i colleghi, siamo preoccupati soprattutto dal ritardo nelle diagnosi, che per tantissime patologie impatta poi lungo tutto il percorso di cura. Abbiamo avvertito l’esigenza di scendere in campo offrendo uno strumento in più per fornire risposte alla domanda di salute dei cittadini. E abbiamo voluto farlo in particolare su una patologia largamente sottostimata, che colpisce oltre 1,5 milioni di italiani, che è causa di comorbidità importanti, che incredibilmente ancora oggi genera uno stigma assolutamente immotivato, con conseguenti ricadute anche sull’aspetto psicologico dei pazienti, oggi già particolarmente provati dalla pandemia prima e dalla guerra oggi”.
Per una maggiore documentazione, approfondimento d’informazione e promozione del numero verde è stato anche realizzato un sito dedicato, raggiungibile all’indirizzo www.sospsoriasi.it
I DATI
Cos’è, in sintesi, la psoriasi?
La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle, caratterizzata dalla presenza di placche eritematose associate a desquamazione che possono comparire su diverse aree del corpo. Le sedi più colpite sono i gomiti, le ginocchia, il cuoio capelluto ma può diffondersi su tutta la pelle e interessare anche le unghie. A provocare le tipiche chiazze dai margini ben definiti e a volte ispessite, dette placche, è un difetto nella crescita di cellule della pelle, dette cheratinociti.
La comparsa della psoriasi è determinata da diversi fattori: da un lato, è determinata da una predisposizione genetica con disfunzioni del sistema immunitario e, dall’altro, è scatenata e peggiorata da fattori esternicome alcune infezioni, l’utilizzo di alcuni farmaci (come beta bloccanti, litio ed antimalarici) ed eventi stressanti fisici o psicologici (una malattia, un lutto, una separazione).
I numeri, in Italia e nel mondo
Si stima che nel mondo ci siano tra i 100 e i 125 milioni di persone affette da psoriasi e circa 1,5 milioni in Italia, ma il numero potrebbe essere sottostimato, in quanto le forme lievi spesso non vengono diagnosticate. Può colpire sia uomini che donne, indipendentemente dall’origine etnica, anche se è più frequente nelle persone con pelle chiara. Ci sono generalmente due picchi di insorgenza tra i 16 e i 22 anni e tra i 57 e i 60 anni, ma può comparire a tutte le età, anche in età pediatrica.
Nella maggior parte dei Paesi sviluppati ha una prevalenza nella popolazione compresa tra il 2% e il 5%: questo significa che 2-5 su 100 persone ne soffrono. Ci sono pochi dati affidabili sull’incidenza della psoriasi, perché la registrazione dei casi non è obbligatoria. Alcuni studi riportati nella letteratura scientifica suggeriscono che la diffusione della psoriasi sia in aumento. Uno studio italiano effettuato su circa 511.500 persone tra il 2001 e il 2005 ha riportato un’incidenza di 2,3–3,2 casi per 1000 persone-anno.
I dati del National Health and Nutrition Examination Survey hanno indicato, negli Stati Uniti, un aumento della prevalenza dall’1,62% al 3,10% dal 2004 al 2010. Un altro studio, che ha analizzato una coorte basata sulla popolazione in Norvegia nel periodo 1979-2008, ha riportato un aumento della prevalenza di almeno un episodio di psoriasi auto-riferito, dal 4,8% all’11,4%.