Oltre 2.8 milioni di euro investiti in attività di formazione e nella costruzione di ospedali e presidi sanitari nelle aree rurali più remote del Sud del mondo, e un impegno sempre in prima linea per riconoscere il diritto alla tutela della salute a tutte le persone fragili. Come quelle senza dimora o prive di documenti e provenienti da Paesi sconvolti dalla guerra, dalla fame o dalle dittature. È il risultato dell’impegno scientifico e assistenziale dell’Istituto San Gallicano che con la sua attività ha accolto e curato migliaia di rifugiati, dei richiedenti asilo e minori non accompagnati e anche la popolazione fuggita dall’Ucraina, fornendo a tutti assistenza socio-sanitaria, medicine, tamponi molecolari e la vaccinazione contro il SARS-CoV-2 che è stata somministrata a 10mila persone.
Una lunga storia di aiuto e assistenza che verrà raccontata e analizzata nella Conferenza Internazionale “L’impegno scientifico e assistenziale dell’Istituto San Gallicano nel Sud del Mondo” che si terrà domani, giovedì 10 novembre 2022, alle ore 11, presso il Ministero della Salute, Lungotevere Ripa 1, Auditorium “Cosimo Piccinno”. All’incontro, coordinato dal prof. Aldo Morrone, direttore scientifico dell’Istituto, saranno presenti numerosi rappresentanti accademici e delle Istituzioni Regionali e Comunali, studiosi e operatori sociosanitari dei Paesi in via di sviluppo e della città di Roma e ricercatori internazionali tra cui: il prof. Neijb Doss dell’Università di Tunisi, il dr. Soran Ahmad dell’Università di Sulaymaniyya (Kurdistan Region of Iraq), il prof. Abraham Getachew dell’Università di Sodo Wolaita e la prof.ssa Freiwot Daba del St. Paul’s Hospital Millennium Medical College (Etiopia).
Durante la Conferenza verranno presentati il Congresso Internazionale “Skin on the Move”, che si svolgerà in Etiopia del 21 al 26 novembre 2022 e l’Atlante di Dermatologia Tropicale del prof. Aldo Morrone edito da Minerva Medica. Inoltre, si parlerà degli effetti che la pandemia da SARS-CoV-2 ha avuto su altre malattie presenti nel Sud del Mondo, peggiorandone gravemente l’incidenza, e di come il Covid-19 abbia dimostrato che il diritto alla tutela della salute per molti esseri umani è una chimera, come dimostra per esempio lo scarso numero di vaccini distribuiti in queste aree.