“Sono lieto di poter portare il mio saluto in occasione di un’assemblea importante e dal grande profilo internazionale, che mette al centro la medicina di genere, un tema che ritengo sia centrale per il futuro del Sistema Salute, a livello globale e anche a livello nazionale”. Questo il messaggio del ministro della Salute Roberto Speranza, inviato in occasione dell’apertura dei lavori del decimo Congresso della Società Internazionale di Medicina di Genere, che si tiene il 16 e 17 settembre a Padova.
“Il congresso arriva in un momento particolare: siamo ancora in una fase di lotta contro il COVID-19, anche se chiaramente abbiamo armi che consentono di guardare con maggiore fiducia al futuro. Ma la lezione di questi anni dobbiamo metterla con coraggio a valore rispetto alle scelte che dovremo prendere in futuro. Credo ci sia, in qualche modo, oggi, – aggiunge – aperta una finestra di opportunità. Nel senso che le persone, e di conseguenza le Istituzioni, hanno molto più chiaro, dopo questi anni difficili, che la salute è fondamentale e che dobbiamo investirci di più, mettere più risorse. Dobbiamo considerare ogni euro che si mette in politiche per la salute, non come semplice spesa pubblica, ma come il più grande investimento sulla qualità della vita delle persone. La medicina di genere sta esattamente dentro questa sfida: è una dimensione trasversale, che dobbiamo valorizzare in tutti i professionisti sanitari, in tutte le politiche per la salute che dobbiamo mettere in campo”.
“La presidente del congresso, Giovannella Baggio, è membro del Consiglio superiore di sanità (CSS) – prosegue il ministro – e io ho voluto che la sua voce fosse dentro il massimo organismo consultivo del Ministero della Salute proprio per portarvi la specificità della medicina di genere, che credo sia preziosa per rilanciare e rafforzare il nostro Servizio Sanitario Nazionale”.
“L’epoca in cui viviamo – ha concluso – non è un tempo come tutti gli altri, è un tempo in cui abbiamo l’opportunità di scrivere una pagina nuova. Ma, per farlo, dobbiamo avere il coraggio di insistere nel difendere la dimensione di universalità del Servizio Sanitario Nazionale, che dà a tutti la stessa possibilità di assistenza e cura. E la medicina di genere è totalmente parte questa sfida fondamentale”.
Nel corso dell’evento scientifico interverranno oltre 60 relatori italiani e internazionali, tra cui Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), e Walter Ricciardi, Professore Ordinario di Igiene e Medicina Preventiva all’Università Cattolica di Roma.