di Paolo Falliro
Intervista al Segretario Nazionale del sindacato Cimop: “La professionalità dei nostri medici non può essere messa in discussione sull’altare della contrapposizione ideologica. Se da un lato l’accordo siglato con il Monzino è un atto di responsabilità che ripaga Cimop degli straordinari sforzi compiuti, dall’alro mette in evidenza il comportamento di Aiop. Una situazione incresciosa che coinvolge circa 4700 medici della sanità privata profit”.
La Dott.ssa Carmela De Rango da due mandati è il Segretario Nazionale della Confederazione Nazionale Medici Ospedalità Privata, sindacato nato nel 1976 come sindacato unitario dei medici chirurghi e dei laureati in odontoiatria operanti nell’Ospedalità Privata. Svolge la propria attività professionale presso l’azienda Ospedaliera Fondazione Poliambulanza di Brescia in qualità di Risk Manager. Non solo la primizia rappresentata dal fatto che una donna sta guidando un sindacato in ambito sanitario, ma anche la consapevolezza che la cerniera tra mondo del lavoro, professioni e welfare può essere rafforzata proprio alla luce delle risposte che il mondo sindacale vorrà offrire.
Dopo gli stati di agitazione del sindacato proclamati il 24 gennaio 2020, il 16 settembre 2020 e il 28 gennaio 2021 in tutta Italia dovuti al blocco del rinnovo contrattuale per la retromarcia delle parti datoriali, la Cimop in completa autonomia si è più volte seduta al tavolo delle trattative con le parti datoriali anche se ignorata costantemente dalle istituzioni, perché il ccnl è fermo al 2005 e la parte economica al 2009 ma non completamente applicato in tutte le regioni. ARIS ha sottoscritto il nuovo contratto nel 2021, ma AIOP no (mentre per i non-medici ha detto si).
Ai medici della sanità privata si applica attualmente un contratto del 2005. Spiccano, in primis, i 14 anni di anzianità di quel contratto, che nei fatti è stato superato da una serie di modifche legislative che lo rendono anacronistico. Nel 2009 il trattamento economico è stato rivisto, ma quelle stesse previsioni di incremento sono state applicate solo al 50% nelle regioni del centro sud, e totalmente inapplicate nelle strutture private religiose della regione Lazio. In questa conversazione, la dott.ssa De Rango spiega cosa cambia dopo la firma del nuovo contratto con il Monzino.
Che valore ha il contratto siglato tra il Centro cardiologico Monzino Irccs e Cimop?
Faccio una premessa: i professionisti che lavorano nel campo della sanità privata profit hanno una retribuzione che è del 50% minore rispetto al colleghi del pubblico, pur svolgendo le stesse attività negli ospedali, a cui va sommato il mancato riconoscimento dei titoli di carriera dei medici sui quali sarebbe necessario legiferare. In questa ottica il nuovo contratto siglato con il Monzino è senza dubbio un passo fondamentale, non solo nel merito ma anche nel metodo. In primis recepisce il ccnl Aris-Cimop, che prevede un miglioramento complessivo delle condizioni economiche e di inquadramento dirigenziale del personale medico. Si tratta di un gesto di grande responsabilità da parte del Monzino, che ha voluto valorizzare il ruolo dei medici, applicando i nuovi tabellari retributivi a tutto il personale medico. Ma non è tutto.
Ovvero?
In secondo luogo è un altro tassello che va a confermare la bontà di impianto del contratto nazionale e la possibilità di personalizzarlo con accordi di secondo livello. Mi auguro che altri soggetti aziendali possano seguire le orme del Centro Cardiologico Monzino, per assicurare riconoscimento e dignità a tutti i medici che operano nelle aziende sanitarie che aderiscono ad Aiop. Quest’ultima, a tutt’oggi, ha ritenuto di non sottoscrivere il Ccnl, pur avendo partecipato a tutte le trattative ed avendo condiviso tutta la struttura economica normativa, per poi ritirarsi in fase di firma. Un fatto di una gravità assoluta, che non ha trovato un punto di caduta neanche al tavolo ministeriale convocato in presenza della Conferenza Stato-Regioni.
Il contratto Aris-Cimop come si inquadra nel complesso normativo?
E’ uno dei contratti di riferimento per i dirigenti medici della sanità privata, adottato da primarie istituzioni private, quali l’Ospedale Montecatone Rehabilitation Institute, il Campus Biomedico di Roma, la Clinica Stabia di Castellammare di Stabia, il Gruppo Giomi, il Gruppo INI, lo IEO di Milano, il Gruppo MultiMedica, e ora anche dal Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano, i cui benefici vanno a coprire complessivamente circa 1000 medici. L’applicazione ai 100 medici del Monzino del nuovo Ccnl dei dirigenti medici dipendenti delle strutture sanitarie, sottoscritto in data 7 ottobre 2020 da Aris e Cimop, è un segnale di grande attenzione da parte del Centro che ha confermato la volontà di dare applicazione a un rinnovato Ccnl, nell’ottica di un miglioramento complessivo delle condizioni anche economiche dei medici. Entrando nel merito, il nuovo contratto prevede l’applicazione di un nuovo tabellare e di un incremento medio del 12%, con punte del 21% rispetto alle vecchie retribuzioni tabellari anche per effetto della volontà del Centro di riconoscere il tabellare in via integrale senza assorbimento alcuno a tutti i medici non inquadrati con la qualifica di responsabile di Unità Operativa Complessa. È quindi un impegno economico notevole, che messo in campo in via autonoma dal Monzino per rinnovare la piattaforma retributiva di categoria. L’Azienda ha inoltre previsto per i medici il riconoscimento dei titoli e dei servizi prestati, per cui il Monzino si impegna ad adeguare il proprio Regolamento interno ai sensi dell’art. 15 undecies del D. Lgs. 502/92 e s.m.i. entro il 31 marzo 2024.
Vi compensa dopo gli anni di amarezza per via del mancato rinnovo contrattuale Aiop, che invece Aris ha sottoscritto?
La professionalità dei nostri medici non può essere messa in discussione sull’altare della contrapposizione ideologica. Se da un lato l’accordo siglato con il Monzino è un atto di responsabilità che ripaga Cimop degli straordinari sforzi compiuti, dall’alro mette in evidenza il comportamento di Aiop. Una situazione incresciosa che coinvolge circa 4700 medici della sanità privata profit, rappresentata da Aiop, che si vedono negare un rinnovo contrattuale da ben 18 anni. Il mio impegno alla guida della Cimop non verrà mai meno fino a quando non sarà aggiunto quest’ultimo traguardo che, a questo punto, è una questione di principio prima che meramente contrattualistica. Attiene alla dignità delle persone, dei professionisti, dei medici.