Con oltre un milione di dipendenti, fra insegnanti e personale Ata, la scuola è di gran lunga il settore della Pubblica Amministrazione con il più alto numero di personale in servizio. La campagna di vaccinazione degli operatori scolasticiin svolgimento in queste settimane ha già coinvolto, tra docenti e Ata, oltre 880 mila unità e in molti stanno per completare anche il cosiddetto richiamo.
In vista della fine dell’anno scolastico l’Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici (Ancodis) lancia un allarme legato alle possibili difficoltà di reperire docenti per il rush finale di giugno, quando fra scrutini, consigli di classe ed esami, la scuola si appresta a completare l’anno in corso che certamente è stato fra i più travagliati della storia repubblicana, con continue chiusure e ragazzi messi in Dad fra mille difficoltà legate all’utilizzo della nuova didattica, mai effettivamente sperimentata prima.
“La soddisfazione per la sensibilità che tutto il personale scolastico ha mostrato nell’aderire alla vaccinazione di massa è tanta a conferma del senso di responsabilità e dell’etica professionale che ha prevalso nella sua grande maggioranza”, spiega il professor Rosolino Cicero, presidente di Ancodis.
“Molti ancora sono in attesa del vaccino e proprio in queste settimane saranno chiamati a farlo. Ma adesso si pone un problema che occorre conoscere e sapere affrontare: chi farà il vaccino in queste e nelle prossime settimane si troverà chiamato alla seconda dose nel mese di giugno, periodo estremamente importante per le attività conclusive dell’anno scolastico nel quale ci troveremo impegnati in scrutini finali, esami di idoneità, esami conclusivi di primo grado e esami di stato”.
E non sarà possibile non considerare, prosegue il dirigente scolastico, “che per l’esecuzione del vaccino e per il post vaccino – in tanti docenti dopo la prima dose si sono manifestate le previste “reazioni avverse” – ci troveremo a dover gestire l’assenza per uno o più giorni di docenti.
Dal punto di vista di Ancodis, “non possiamo non fare rilevare che, alla complessa e annuale gestione della pianificazione dei calendari dei quali si occupano i Collaboratori dei DS, si dovrà in questo anno scolastico tenere conto anche se non soprattutto delle assenze per la vaccinazione e delle certamente non prevedibili assenze post vaccino”.
Infatti, tra i tanti fattori esterni occorrerà avere chiaro il quadro delle prenotazioni dei docenti per poter definire i giorni nei quali prevedere gli incontri poiché – a normativa vigente – occorre avere la presenza di tutti i componenti del consiglio di classe o della commissione d’esame.
Conoscendo bene la complessità del tema unitamente agli ordinari elementi di criticità, i Collaboratori dei dirigenti scolastici di ANCoDiS sono molto preoccupati e lanciano un allarme che certamente metterà ancora una volta la governance scolastica a dura prova. La proposta di Ancodis, rivolta al ministro dell’Istruzione e alle associazioni di categoria del comparto scolastico, è quella di “in deroga al vincolo del collegio perfetto, valutare la possibilità di prevedere la validità della seduta negli scrutini o nella commissione di esame in caso di assenza di un giorno di un suo componente”.
L’ANCoDiS è l’Associazione che sostiene il riconoscimento giuridico e contrattuale dei Collaboratori dei DS e delle Figure di sistema che lavorano nelle autonome Istituzioni scolastiche.