L’Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici esprime “sconcerto e preoccupazione per la decisione assunta dal Ministro Bianchi di operare il riparto dei primi 500 milioni del PNRR a 3.198 scuole per la progettazione di azioni di contrasto alla dispersione scolastica”. Lo afferma in una nota Paola Bortoletto, presidente nazionale Andis.
Le risorse, promette Bianchi, saranno “assegnate direttamente alle istituzioni scolastiche sulla base di indicatori relativi alla dispersione e al contesto socio-economico”, rimandando però ad un successivo atto la definizione delle modalità di attuazione delle azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione che le scuole dovranno rispettare per la progettazione delle attività e la gestione delle risorse assegnate.
“Comprensibile l’ansia e l’agitazione che si respira nelle istituzioni scolastiche destinatarie del finanziamento, se consideriamo il momento di particolare stress e stanchezza fisica che avverte il personale a conclusione di un altro anno scolastico per niente facile. Stupisce che su una materia così importante per il nostro sistema educativo non siano stati consultati i sindacati, né le associazioni professionali dei docenti e dei dirigenti, né altre organizzazioni che avrebbero potuto offrire collaborazione e supporto al Ministero”.
“Stupisce ancor di più che proprio il Gruppo di lavoro nominato dal Ministro dell’Istruzione con DM del 7 marzo 2022 n. 57 per l’elaborazione delle indicazioni per il contrasto alla dispersione scolastica si sia rivolto ieri a Bianchi con una lettera aperta per esprimere “sorpresa e preoccupazione” per quanto stabilito nel decreto di riparto dei primi 500 milioni previsti dal PNRR. Sconcerta soprattutto che il medesimo Gruppo di lavoro chieda perentoriamente a Bianchi una sostanziale modifica del Decreto 170, contestandolo per la semplificazione dei criteri per l’assegnazione dei fondi alle scuole”.
“L’ANDIS, nel condividere pienamente le osservazioni del Gruppo di Lavoro, segnala al Ministro e all’opinione pubblica che i dirigenti scolastici sono davvero disorientati e perplessi per la modalità adottata per la ripartizione dei fondi, avvenuta in maniera improvvisa, senza un preavviso o una pubblicizzazione preventiva dei criteri. Pur apprezzando le potenzialità previste nella linea di finanziamento, non si può fare a meno di rilevare che i criteri adottati dal Ministero hanno escluso soprattutto molte scuole del primo ciclo, che certamente dovranno essere recuperate in un secondo momento nell’ambito di accordi di rete”.
“Riconoscendo che la Scuola Secondaria di I e II grado necessita di interventi immediati per contrastare il fallimento educativo, la dispersione implicita ed esplicita e i divari territoriali, l’ANDIS chiede al Ministro Bianchi di orientare e supportare adeguatamente le scuole destinatarie del finanziamento. Diversamente potremmo trovarci di fronte all’ennesimo spreco di denaro pubblico, a cui non corrisponderà una riduzione della dispersione in termini di percentuale ed un innalzamento degli esiti di apprendimento”.