Il DdL mira a definire 4 procedure di infrazione, 10 casi di pre-contenzioso (EU Pilot), una procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato e una procedura di aiuti di Stato
Dopo l’approvazione in Senato – avvenuta lo scorso 10 maggio –, è iniziata nella giornata di mercoledì 25 maggio la seconda lettura parlamentare del DdL Europea 2015-2016 (C. 3821). Il provvedimento è di iniziativa governativa ed è stato presentato il 3 febbraio 2016.
I lavori si svolgono in Commissione XIV Politiche UE, che esamina il provvedimento in sede referente e che quindi deve predisporre il testo che sarà poi affidato alle cure dell’Assemblea di Montecitorio.
Per effetto delle modifiche e delle correzioni apportate a Palazzo Madama (sono stati aggiunti sedici nuovi articoli), il disegno di legge è ora composto da 37 articoli suddivisi in 9 capi. Contiene una serie di norme di diretta attuazione volte a garantire l’adeguamento dell’ordinamento nazionale all’ordinamento europeo, con particolare riguardo ai casi di non corretto recepimento della normativa europea che hanno dato luogo a casi di pre-infrazione, avviati dalla Commissione europea nel quadro del sistema di comunicazione EU Pilot, e a procedure di infrazione, ai sensi degli articoli 258 e 260 TFUE, laddove il Governo abbia riconosciuto la fondatezza dei rilievi mossi in sede europea. In sintesi, il DdL ha come obiettivo la definizione di 10 casi EU Pilot, 4 procedure d’infrazione, 1 procedura di cooperazione in materia di aiuti di Stato e 1 procedura di aiuti di Stato; inoltre, con esso si dà attuazione a 3 direttive e a 1 decisione GAI. Al Senato, tra le altre modifiche, si è proceduto all’integrazione del nome del provvedimento (inizialmente “DdL Europea 2015”) e allo stralcio dell’art. 3 recante “norme in materia di etichettatura di prodotti alimentari”.
Si ricorda infine che la legge europea è stata introdotta dalla legge 24 dicembre 2012, n. 234 sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea. Da allora, insieme alla legge di delegazione europea, è andata a sostituirsi alla legge comunitaria annuale che era stata introdotta nel nostro ordinamento dalla legge n. 86 del 1989 (c.d. legge La Pergola), successivamente abrogata e sostituita dalla legge 4 febbraio 2005, n. 11.