Il prof. Claudio Lucifora (Università Cattolica) commenta con LabParlamento la promessa elettorale di Forza Italia. Gli effetti per l’economia e i conti pubblici
di Valentina Magri
“Una misura costosa, distorsiva e che ha poco senso implementare in un momento in cui gli altri paesi stanno riducendo le misure cicliche a sostegno dell’occupazione. Sarebbe meglio un taglio permanente del costo del lavoro”. Così commenta la promessa di Forza Italia di sgravi fiscali totali alle imprese che assumono giovani Claudio Lucifora, Professore Ordinario di Economia del Lavoro all’Università Cattolica di Milano.
Sarebbe opportuno introdurre sgravi fiscali per favorire le assunzioni e stabilizzazioni dei giovani, come propone Forza Italia?
“Servirebbe un taglio costo del lavoro per non creare distorsioni. Dovrebbe inoltre essere permanente così che sia un incentivo ad assumere tutti. Sarebbe più costoso, ma essendo permanente le imprese potrebbero rispondere maggiormente e nel tempo a questa misura.”
Qual è, a suo avviso, la ratio della proposta?
“Non è una novità questo provvedimento: numerosi paesi hanno introdotto misure cicliche a sostegno dell’occupazione nelle aree dove la crisi ha colpito più duro (pmi, giovani). Molti paesi stanno riducendo queste misure perché ora stiamo uscendo dalla crisi. Non ha molto senso implementare in questo momento proposte come quella di Forza Italia. Il Governo Renzi ha già fatto forti interventi sui costi di lavoro per tutti, mantenendoli per Sud e i giovani con la ultima legge di bilancio.”
Quali sarebbero le conseguenze per l’economia italiana?
“Le misure di sussidio per uno specifico gruppo creano per definizione distorsioni sul mercato del lavoro. Nello specifico, le imprese potrebbero sostituire i lavoratori con quelli più giovani per pagare costi del lavoro inferiori. L’effetto netto in termini di occupazione è difficile da stimare. Studi internazionali di valutazione dell’impatto di misure simili mostrano un esito incerto di queste politiche a seconda dei dettagli di implementazione e delle condizioni di mercato. Bisognerebbe monitorare se siano creati dei posti di lavoro nuovi oppure se siano solo stabilizzati quelli esistenti. Gli sgravi fiscali totali potrebbero essere uno spreco”.
E l’impatto di questa misura sui conti pubblici?
“Queste misure di sussidio sono sempre molto costose e valutarne il costo netto è impossibile senza fare prima uno studio approfondito, poiché è difficile valutare come imprese risponderanno e utilizzeranno gli sgravi fiscali. È altresì complicato capire se i posti lavoro creati sono temporanei o permanenti e se sono stabilizzazioni o assunzioni aggiuntive. Solitamente le imprese approfittano di misure di questo tipo per creare posti di lavoro che avrebbero creato in ogni caso e pagare meno i posti di lavoro. Non è chiaro poi se la misura proposta da Berlusconi sia temporanea o permanente e le fasce di età che ne beneficerebbero“.