“Le nostre organizzazioni sindacali esprimono massima solidarietà e vicinanza al collega della Polizia di Stato travolto e gravemente ferito a Roma, nel quartiere Torre Angela, durante l’inseguimento di un’auto rubata. Un episodio gravissimo che dimostra, ancora una volta, i rischi che ogni giorno corrono gli appartenenti alle Forze di Polizia nell’esercizio del loro dovere.
Abbiamo atteso prima di rilasciare questa nota, perché vogliamo evidenziare un dato di fatto che si ripete con sconcertante puntualità: quando a essere vittime di violenza sono gli uomini dello Stato, il clamore mediatico è minimo, l’attenzione istituzionale quasi inesistente. La domanda che ci poniamo è semplice: cosa sarebbe successo se invece del poliziotto investito fosse stato un delinquente?
Siamo certi che in quel caso avremmo assistito all’indignazione di alcuni settori della società, a cortei di solidarietà, a prese di posizione di qualcuno pronto a puntare il dito contro chi, ogni giorno, svolge il proprio lavoro con sacrificio e dedizione per garantire la sicurezza di tutti. Purtroppo, queste stesse voci risultano spesso assenti quando a essere feriti o uccisi sono gli uomini in divisa.
Così non va bene. Serve un cambio culturale e di mentalità.
Bisogna ristabilire il giusto ordine delle cose:
• Basta con la criminalizzazione delle Forze di Polizia, che troppo spesso diventano bersaglio di accuse infondate e di campagne denigratorie.
• Basta con le offese e le aggressioni gratuite, come se chi indossa una divisa fosse un bersaglio legittimo da colpire impunemente.
• Basta con uno Stato forte con i suoi uomini quando sbagliano, ma debole con chi ogni giorno lo sfida e lo offende.
Non chiediamo privilegi, ma rispetto. Rispetto per il nostro lavoro, per il nostro impegno e per il sacrificio di chi, come il collega travolto a Roma, rischia la vita per garantire quella sicurezza che dovrebbe essere un diritto di tutti”. Lo dichiarano, in una nota congiunta, FSP POLIZIA DI STATO – UIL POLIZIA – USIF – USIC.