“La soddisfazione dei parlamentari per il trattenimento del personale in ausiliaria è come voler fare le nozze con fichi secchi”. Lo dichiara, in una nota, Antonio Tarallo, Segretario Generale dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC).
“La giusta soluzione è quella di poter contare sull’estensione, anche all’Arma dei Carabinieri, dei volontari in ferma breve e prolungata. Questo consentirebbe all’Arma di poter risolvere i problemi nelle stazioni di prossimità in forte carenza di organico e dove nessuno vuole andare, perché ubicate in realtà montane o di difficile raggiungimento. I colleghi che a 60 anni decidono di continuare il loro percorso nell’Arma, sono circa 300 ogni anno, mentre il fabbisogno è di 11mila uomini“.
“L’USIC, dunque, si rivolge a quei parlamentari soddisfatti di questa iniziativa e chiede di lavorare e impegnarsi per soluzioni definitive, anche perché il venir meno della prossimità e della presenza del carabiniere nelle piccole realtà è un disservizio verso la comunità”.
“Disservizio che viene mitigato solo dal grande sacrificio di quei militari, di ogni ordine e grado, che sacrificano la loro vita privata e i loro diritti costituzionalmente previsti per consentire al cittadino di poter risolvere le proprie problematiche. Quindi, niente proclami ma soluzioni di problemi. Questa sarebbe la giusta ricetta che i parlamentari dovrebbero portare avanti e solo dopo gioire del risultato raggiunto”.
*Comunicato Stampa