Intanto Sogei va in audizione. Casero (Mef): “revisione complessiva” del sistema
Dopo la proroga “breve” (fino al 5 ottobre) cui era stato costretto il neo direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ruffini, a causa dei problemi che il sistema aveva fatto registrare a fine settembre, pare che sullo spesometro ci si stia orientando ora per una proroga “lunga”, probabilmente al 16 ottobre
Questa volta però ci vorrà un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (Dpcm) per prolungare i tempi utili per consentire ai liberi professionisti, e ai loro commercialisti, di adempiere al loro obbligo annuale di comunicazione all’Agenzia delle Entrate. Il Dpcm cui stanno lavorando i tecnici dell’amministrazione finanziaria dovrà infatti occuparsi delle sanzioni legate alle trasmissioni tardive o con errori materiali e trovare il modo di eliminarle.
“Abbiamo chiesto di ripristinare la totale operativita’ del sistema e appena ripristinata in uno-due giorni stabiliremo un termine congruo per l’invio delle fatture“, ha dichiarato oggi il vice ministro all’Economia, Luigi Casero, a margine dei lavori della Commissione finanze della Camera.
Sul banco degli imputati per i vari problemi provocati dallo spesometro a livello di privacy, per cui l’Anagrafe tributaria non avrebbe tutelato i dati sensibili dei contribuenti, è la Sogei. Commercialisti, intermediari abilitati, ma anche semplici cittadini, potevano infatti visionare le fatture trasmesse telematicamente semplicemente inserendo il codice fiscale e premendo invio sul proprio computer. Addirittura, inserendo il codice fiscale di un commercialista era possibile consultare sia i dati del professionista che dei suoi clienti. Un danno d’immagine e una ferita nella fiducia dei cittadini, con il rischio di compromettere l’operazione fattura elettronica che nella P.A. ha portato un risparmio di circa 600 milioni l’anno.
Domani, in audizione in Commissione parlamentare di vigilanza sull’anagrafe tributaria, i vertici di Sogei avranno l’occasione di spiegare cosa è successo, come si è rimediato ai vari problemi e cosa si intende fare per il futuro e per garantire il pieno funzionamento del sistema anche nei momenti di sovraccarico.
Intanto, i commercialisti hanno già fatto sapere che senza un provvedimento “ufficiale e urgente, saranno costretti, loro malgrado, a non rispondere, come professionisti, delle sanzioni che eventualmente verranno irrogate ai propri clienti per eventuali ritardi e omissioni negli invii delle comunicazioni”.
A fare da pompiere il vice ministro Casero, che ha rassicurato anche sul destino delle relative sanzioni, attualmente sospese, ed ha annunciato che il sistema si avvia ad una “revisione complessiva”, che potra’ essere attuata già nell’ambito della prossima legge di Bilancio.