Report trimestrale di Mise, Unioncamere e Infocamere: in crescita aziende, soci e addetti. Propensione all’investimento e presenza giovanile tratti distintivi del settore. Lombardia, Lazio ed Emilia-Romagna le regioni con più società ad alto valore tecnologico
Di A.S.
Un totale di quasi 9 mila aziende, nelle quali si riscontra la presenza di oltre 36 mila soci e 11 mila addetti e la cui produzione complessiva è arrivata a 740 mila euro. Questi sono alcuni dei numeri del Report trimestrale sulle startup innovative italiane, aggiornato al 31 marzo 2018, curato da Ministero dello Sviluppo Economico, Unioncamere e Infocamere.
Il Report, arrivato alla sua quindicesima edizione, prende in esame la realtà delle imprese ad alto valore tecnologico definita dal Decreto Legge 179/2012, confrontandola per la prima volta con il resto delle società costituite da meno di 5 anni e con fatturato inferiore a 5 milioni di euro (caratteristiche principali delle startup innovative).
Il quadro che si ricava è quello di un comparto complessivamente in crescita rispetto agli ultimi mesi del 2017, con una presenza rilevante nel settore dei servizi alle imprese e una propensione agli investimenti superiore alle altre aziende di recente fondazione. Difatti, rientra nel novero delle startup il 65,6% delle società specializzate in ricerca e sviluppo e il 32,2% di quelle attive nello sviluppo di software, mentre il rapporto tra immobilizzazioni e attivo patrimoniale che si registra in questo ambito è del 27,7%, sei volte maggiore del dato (4,3%) riscontrato nelle imprese con analoghi tratti distintivi.
Per quanto riguarda la collocazione territoriale delle startup innovative, alle quali è dedicata una sezione speciale del Registro delle Imprese, la Lombardia è la regione che raccoglie il più alto numero di soggetti (2.132, circa un quarto del totale), seguita da Lazio (911 società), Emilia-Romagna (884), Veneto (822) e Campania (658). Guardando ai numeri delle singole province, la classifica vede Milano saldamente in testa con 1.494 startup, cui fa parzialmente da contraltare la crescita degli ultimi mesi da parte di Roma, dove sorgono 798 società ad alto tasso tecnologico. Al contrario, i territori dove il fenomeno risulta meno diffuso sono la Basilicata (82 aziende), il Molise (41) e la Valle d’Aosta (18).
Un’ulteriore peculiarità del comparto oggetto del rapporto trimestrale del Mise è costituita da una rilevante presenza di giovani nei quadri aziendali. Le startup innovative dove si registra una prevalenza di risorse under 35 sono infatti 1.715 (il 19,3% del totale), numero che si avvicina a 4 mila (44,4%) se si prendono in considerazione le società in cui sia presente almeno un giovane.
In ultimo luogo, tuttavia, nel Report viene messo in evidenza come il reddito operativo complessivo fatto registrare nell’esercizio 2016 dagli appartenenti al settore sia in negativo per circa 88 milioni di euro, dato in linea con il recente passato, con una superiorità della aziende in perdita (56,6%) rispetto a quelle in utile (43,3%).