“Restiamo attoniti nell’ascoltare questi tristi eventi perché l’ambiente di lavoro è uno di quegli ambiti in cui tutti noi trascorriamo gran parte della nostra esistenza”. Arturo Repola, vice presidente dell’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (Usic) commenta con amarezza la notizia dell’ultimo suicidio tra gli uomini dell’Arma.
Quali potrebbero essere i fattori che portano a questa strage silenziosa?
“Sono diversi i fattori che rendono l’attività lavorativa positiva o meno. La fiducia in noi riposta da parte di superiori e dei collaboratori influenza la nostra serenità e di riflesso, la professionalità che esprimiamo nel compiere il servizio.
Creare un ambiente di lavoro sereno è certamente compito primario dei comandanti, ma riconosciamo sia una pratica complessa vista la necessità di coinvolgere più militari. Ma è fondamentale riuscirci per la propria salute e per la salute altrui”.
Cosa si potrebbe fare per cogliere i segnali di disagio?
“E’ essenziale saper stabilire rapporti costruttivi, affidarsi all’intuito, cogliere le correnti emotive che si stabiliscono tra le persone potenziando quelle positive e deviando quelle distruttive. Non è un compito semplice, lo riconosciamo. Non si chiede di modificare i comportamenti o di agire direttamente sul carattere di altri, ma di trovare, appunto, serenità ed equilibrio. Il dialogo, l’ascolto, la comprensione, la buona vecchia “pacca sulla spalla”, sono fondamentali per far percepire la vicinanza reale e magari far svoltare per il meglio una giornata (e non solo). Il benessere e la serenità nei luoghi di lavoro abbraccia tematiche più ampie e le relazioni umane risultano imprescindibili dunque, anche per la gestione dello stress che ne deriva”.
Come sindacato come pensate di affrontare questo problema?
“Abbiamo intenzione di lanciare una serie di iniziative per offrire sostegno ai colleghi in difficoltà. Partiremo a breve, forse già da maggio, con seminari e campagne informative per tentare di intercettare il disagio e offrire supporto. Siamo parte integrante di un’amministrazione gloriosa ancorché ultra centenaria, abbiamo tutti gli strumenti per esprimere al meglio i più positivi sentimenti, oggi più che mai ne abbiamo bisogno. Noi siamo questi, siamo Carabinieri”.