Pubblicata sulla GU una Direttiva sulle funzioni di Palazzo Chigi. A una Commissione presieduta dal premier il compito di approvare la relazione annuale. Spetterà ai Ministeri il raggiungimento degli obiettivi Onu
di A.S.
Prosegue la costruzione del quadro di regole per l’attuazione dell’Agenda Onu 2030 e della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, accolta dal Consiglio de Ministri nell’ottobre 2017 e approvata dal Cipe con una Delibera del dicembre successivo.
Nella Gazzetta Ufficiale di venerdì 15 giugno è stata infatti pubblicata la Direttiva del Presidente del Consiglio (risalente al 16 marzo scorso, e dunque a firma dell’ex premier Paolo Gentiloni), con la quale viene precisato il ruolo di coordinamento sul dossier che spetterà a Palazzo Chigi e vengono chiarite le tempistiche per la messa a punto della relazione annuale sulla Strategia per lo sviluppo sostenibile e dei suoi futuri aggiornamenti.
In prima istanza, la Direttiva indica che l’attuazione della Strategia dovrà essere sinergica con il Programma nazionale di riforma, una delle sezioni del Documento di Economia e Finanza che il Governo è tenuto a trasmettere a Bruxelles entro il 10 aprile di ogni anno, e che costituisce il punto di partenza per la Legge di Bilancio autunnale.
Come si anticipava poc’anzi, il testo assegna alla Presidenza del Consiglio il compito di coordinare le azioni e le politiche tese all’applicazione e alla revisione della Strategia. A tal fine, è istituita presso Palazzo Chigi la ‘Commissione nazionale per lo sviluppo sostenibile’, presieduta dal premier e composta da tutti i Ministri e dai Presidenti della Conferenza delle Regioni, dell’Unione delle Province e dell’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (o dai delegati che ognuno di essi indicherà). Scopo primario della Commissione sarà varare la Relazione annuale sull’attuazione della Strategia per lo sviluppo sostenibile, la cui predisposizione sarà invece coordinata dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica di Palazzo Chigi.
In ogni caso, spetterà ai Ministeri (ognuno nell’ambito delle proprie competenze) garantire in concreto il rispetto degli obiettivi Onu sottoscritti dall’Italia, e a tal fine entro il mese di settembre di ogni anno dovranno condurre un’analisi di coerenza tra le azioni programmate per il triennio successivo e i contenuti della Strategia, i cui risultati dovranno essere trasmessi nell’arco di due mesi alla Presidenza del Consiglio per consentire la redazione della relazione annuale.
Infine, la Direttiva prevede che Palazzo Chigi (in collaborazione con Università ed enti scientifico-culturali) promuova iniziative di comunicazione sull’Agenda 2030, e dispone che il Ministero dell’Ambiente assicuri forme di consultazione pubblica sull’attuazione della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile.