Virginia Raggi scrive Azelio al posto di Azeglio. Nel bene e nel male il Sindaco è responsabile di tutto ciò che accade in città. Quando inaugura un’opera pubblica se ne prende il merito e quando sbaglia una targa se ne deve prendere la colpa. Funziona così.
Dispiace che la gaffe sia avvenuta alla presenza delle più alte cariche istituzionali dello Stato, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma andiamo per ordine. Nello spiazzo di Lungotevere Aventino si voleva porre una targa in memoria del presidente emerito, ribattezzando quel luogo, ma il nome scolpito nel travertino risultava errato: Carlo Azelio Ciampi in luogo della dicitura corretta Carlo Azeglio.
Arriva il presidente Mattarella, seguono i discorsi di rito, per ricordare la vita e le opere dell’ex Capo dello Stato: la sindaca Raggi, il figlio di Ciampi, l’ex premier Giuliano Amato. Poi, al momento di scoprire la targa, sale sul palco il capo del Cerimoniale del Campidoglio, il quale per arginare la gaffe, parla di lapide “pesantemente scheggiata” durante il montaggio e di una sua sostituzione a breve. Come di fatto è avvenuto solo in seguito, “dopo gli spari”.
Altre parole sarebbero superflue, ma una cosa la ribadiamo ancora una volta: la colpa è della Sindaca.