Pier Carlo Padoan racconta la Manovrina, tra accise e split payment. Critiche e appunti
Nel giorno di un primo via libera Ue alla manovra economica, è andata in scena a Montecitorio l’audizione del ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sul decreto legge n. 50/2017, la cosiddetta ‘manovrina’. L’esposizione del titolare del Mef s’è svolta ieri pomeriggio davanti alle commissioni Bilancio, riunite, di Camera e Senato.
Tanti i temi trattati, dalle misure a favore delle aree terremotate ai settori da cui verranno prese le risorse per finanziare la manovra correttiva.
Confermati gli obiettivi programmatici contenuti nel Def 2017 e il conseguimento del pareggio strutturale di bilancio nel 2020.
La misura principale del decreto è relativa alla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma, 3 miliardi di euro distribuiti nel triennio 2017-2019 per la ricostruzione di edifici privati, per i controlli sismici, per l’adeguamento antisismico e per l’acquisto di mezzi per il soccorso. Prorogati i termini della sospensione dei pagamenti tributari nelle zone terremotate, la facoltà di rateizzare i versamenti sospesi e l’ istituzione – per il 2017 e 2018 – di una zona franca urbana nelle zone di Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria con benefici fiscali e contributivi per le aziende. Un diritto che spetta a quelle imprese che abbiano visto un calo del fatturato di almeno il 25%. Esenzioni per le realtà produttive che intendano aprire un’attività entro fine anno.
Previsti, poi, fondi per la riqualificazione delle periferie e dell’edilizia scolastica in province e Città Metropolitane.
Capitolo trasporti e infrastrutture: stabilizzazione del fondo dedicato al trasporto pubblico locale e istituzione di un fondo per l’ammodernamento dei treni.
Da dove verranno prese le risorse per far fronte a queste spese?
Padoan ha messo in primo piano il recupero della base imponibile e “l’accrescimento della fedeltà fiscale”. In primis, ampliando il raggio d’azione dello split payment (il meccanismo della scissione dei pagamenti dell’Iva), poi rendendo obbligatorio l’uso dei mezzi telematici – messi a disposizione dell’Agenzia delle Entrate – per limitare l’uso delle compensazioni fiscali.
Stretta anche sul gioco d’azzardo e sui tabacchi: incremento del PREU sulle slot machine (il prelievo erariale sulle somme giocate), aumento di quello su alcune vincite del lotto e innalzamento delle accise sui tabacchi lavorati.
Prevista, infine, una cedolare secca del 21% sui canoni di locazione breve di immobili residenziali.
Dai membri delle commissioni non sono mancate le critiche e gli appunti, molti in merito alle sue tempistiche. Francesco Boccia (Pd) ha osservato come siano stati tassati i giochi fisici e non quelli online “che spesso sfuggono completamente ai controlli”. Stefania Prestigiacomo (FI) ha invece puntato il dito contro la scarsa solidità delle casse statali e l’ampliamento dello split payment, che andrebbe a privare le imprese di risorse importanti.
Per tutta risposta, Padoan s’è scusato per i tempi lunghi (“materie complesse e poco omogenee”) ma ha risposto con determinazione alla Prestigiacomo sulla questione finanziaria: i conti italiani sono solidi e sotto controllo.
Intanto, come si diceva, a due settimane da una valutazione precisa sull’andamento dei conti pubblici e sui rischi di squilibri macroeconomici in Italia, la Commissione europea ha dato un suo primo benestare di massima alla manovra pari allo 0,2% del Pil.
Parlando in una conferenza stampa a Bruxelles, il vice presidente della Commissione Valdis Dombrovskis ha spiegato infatti che «a un primo acchito» la manovra è in linea con le richieste comunitarie. Il benestare di massima è un primo passaggio cruciale, ma non è sufficiente. “La Commissione sta ancora valutando il Documento economico e finanziario così come il Piano nazionale delle riforme”, ha detto un esponente comunitario.