Il teatro prova a lasciarsi il covid alle spalle e approfittando della stagione estiva che favorisce spettacoli all’aperto, nella Capitale il cartellone dei grandi eventi inizia a riempirsi con spettacoli di assoluto livello che attireranno tantissimi romani. E’ il caso di “Taxi a due Piazze”, una commedia di Ray Cooney, che andrà in scena presso il museo dell’Orto Botanico di Roma dal 13 al 16 giugno alle ore 21.
Un cast giovane per una commedia tradotta e adattata da Maria Teresa Petruzzi, con la partecipazione sul palcoscenico di: Matteo Vacca, Marco Morandi, Morgana Giovannetti, Alessandro Tirocchi, Marco Fiorini, Maurizio Di Carmine e Francesca Baragli. Scenografie a cura di Giovanni Valmigli e Stellina Zirgoli, Aiuto Regia Laura De Angelis e Regia di Matteo Vacca.
“Taxi a due Piazze” è una commedia brillante dove le contraddizioni, le bugie, la suspense, gli equivoci, la parodia, il dialogo rapido e incisivo, i colpi di scena e i ritmi mozzafiato, sono studiati ad arte per ottenere straordinari effetti comici con grande divertimento del pubblico. Il protagonista Mario Rossi, è un uomo dal nome banale, l’aspetto ordinario, un lavoro comune (fa il tassista) e una vita semplice: bella casa, moglie innamorata, abitudini consolidate.
Una vita talmente serena che Mario l’ha moltiplicata per due! Bigamo soddisfatto, vive infatti con la moglie Carla a piazza Risorgimento e con la moglie Barbara a piazza Irnerio. Ovviamente Carla non sa di Barbara e viceversa. Grazie ai turni del suo lavoro e ad una pianificazione perfetta di orari e spostamenti, tutto scorre felicemente, con le due donne totalmente inconsapevoli l’una dell’altra.
Tutto si complica quando, per salvare un’anziana signora da uno scippo, Mario riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale; lì fornirà due indirizzi di residenza diversi e la denuncia arriverà, quindi, a due diversi commissariati, che manderanno ad indagare due diversi investigatori.
Nonostante l’aiuto del “fidato” amico e vicino di casa di Carla, Walter Fattore, tutto il castello di bugie architettato da Mario pian piano si sgretolerà. Quello che segue è una serie di equivoci, coincidenze, bugie e mistificazioni della verità, che coinvolgono anche il vicino di casa di Barbara, l’eccentrico Bobby, che intrigano, trascinano e divertono lo spettatore per tutta la durata della pièce.