L’Aula di Palazzo Madama ha respinto i testi presentati da M5S, Forza Italia e Lega Nord. Renzi: “Sì alla giustizia, no ai giustizialisti”.
Con due distinte votazioni il Senato ha bocciato, nella serata di martedì 19 marzo, le mozioni di sfiducia al Governo presentate dai principali Gruppi di opposizioni sulla vicenda “Tempa Rossa”.
Nel dettaglio, il testo sottoscritto dai Senatori del Movimento 5 Stelle ha ottenuto 183 no e 96 sì, mentre la mozione proposta da Forza Italia e Lega Nord ha raccolto 180 voti contrari e 93 favorevoli. I due atti impegnavano, seppur partendo da prospettive differenti, l’Esecutivo Renzi a rassegnare le dimissioni in conseguenza dell’indagine giudiziaria che ha indotto alle dimissioni l’ex Ministro Federica Guidi, attirando tuttavia unicamente il consenso dei Senatori appartenenti alle minoranze. Pd, Area Popolare, Scelta Civica e la componente riconducibile a Denis Verdini hanno invece sostenuto senza eccezioni il Governo.
Se l’esito del voto delle mozioni era parso scontato fin dalla loro presentazione, meno prevedibile è stato quanto affermato dal premier Matteo Renzi durante il relativo dibattito in Senato. Il Presidente del Consiglio, infatti, pur ribadendo il suo auspicio per una rapida conclusione dell’inchiesta condotta dalla Procura di Potenza, ha sostenuto di essere per la giustizia ma non per i giustizialisti, dal momento che l’Italia avrebbe conosciuto negli ultimi anni pagine di autentica barbarie a causa di quest’ultima tendenza. Dichiarazioni destinate ancora una volta a suscitare discussioni, in particolare all’interno del Partito Democratico.