Obiettivo: il Piano Nazionale di Adattamento. Il 28 febbraio il Ministero dell’Ambiente chiude la call
“Il territorio italiano va preparato per tempo e attraverso una strategia condivisa all’impatto dei cambiamenti climatici”. Così il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, annuncia la redazione di un documento che identifica i territori italiani più vulnerabili agli impatti del clima e le azioni per farvi fronte (Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici). Al riguardo, è partita una consultazione pubblica con un questionario sul sito del Ministero, che resterà online fino al 28 febbraio.
Il Piano “identifica sei macroregioni climatiche e diciotto settori particolarmente vulnerabili ai mutamenti del clima: a seconda della sua area territoriale di appartenenza e del settore di riferimento, l’utente potrà indicare quali azioni tra quelle previste ritenga prioritarie, assegnando un livello di rilevanza a ciascuno dei nove criteri: efficacia, efficienza economica, esistenza di opportunità senza elementi di conflittualità con altri obiettivi di politica pubblica, esistenza di opportunità “win-win”, robustezza, flessibilità, percorribilità socio-istituzionale, multidimensionalità e urgenza”.
I cambiamenti climatici rappresentano una delle sfide più rilevanti su scala globale. Per far fronte a questi sconvolgimenti naturali, le politiche climatiche adottate a livello internazionale hanno sottolineato la necessità di promuovere, su più livelli, l’adozione di azioni comuni di adattamento al climate change.
L’obiettivo del la consultazione è individuare le esigenze degli stakeholder nei confronti dei cambiamenti climatici, individuare le fasi fondamentali che costituiscono un Piano Nazionale di Adattamento ai Cambiamenti Climatici e contrastare i principali ostacoli all’attuazione di azioni di adattamento.
Il questionario è suddiviso in quattro sezioni: Scheda anagrafica, L’adattamento (sezione generale sui cambiamenti climatici e l’adattamento), Parte B: Le priorità (capitolo relativo alle azioni necessarie e prioritarie per adattarsi ai cambiamenti climatici) e Parte C: La governance (sezione relativa alla governance per l’adattamento).