Dovrebbe sbloccarsi lo stallo degli ultimi due mesi. Ma le divisioni dem su Bankitalia e la fine della Legislatura non aiutano…
Sembra avvicinarsi la fine dello stallo sui nomi dei componenti della Commissione d’inchiesta sulle banche, che a distanza di oltre due mesi dall’approvazione della legge istitutiva rende ancora impossibile la prima seduta dell’organo cui è stato assegnato il compito di indagare sugli effetti prodotti dalla crisi economica sul sistema creditizio italiano. Tra le funzioni della Commissione bicamerale, inoltre, spiccano la verifica delle modalità di gestione degli istituti caduti in dissesto e l’efficacia delle attività di vigilanza condotte, in primis, dalla Banca d’Italia.
Come si è appreso pochi minuti fa, il Partito Democratico ha infatti comunicato la lista dei propri componenti, colmando così il ritardo nei confronti del Movimento 5 Stelle e di Forza Italia, che avevano provveduto prima della pausa estiva dei lavori parlamentari. Tra i nominativi indicati dal Pd figurano il presidente Matteo Orfini e il tesoriere Francesco Bonifazi, mentre tra i membri in quota Fi risulta il capogruppo a Montecitorio Renato Brunetta e per l’M5S sarà della partita Carla Ruocco, già parte del Direttorio Cinque Stelle. Per completare il quadro dei 20 deputati e 20 senatori previsti, tuttavia, mancherebbero all’appello i rappresentanti di Mdp e Fratelli d’Italia per la Camera e di Alternativa Popolare e Gal per il Senato. Finché ogni Gruppo non avrà fornito i nomi a sé spettanti la Commissione sulle banche non potrà riunirsi per procedere ai primi atti formali: l’elezione dell’Ufficio di Presidenza e la definizione del programma dei lavori, dal quale dipenderanno scelte delicate come il raggio d’azione dell’inchiesta e il calendario dei soggetti da interrogare.
Malgrado l’indubbio passo avanti rappresentato dalla nomina dei membri dem (15 sui 40 totali), sulla vicenda in ogni caso starebbero iniziando a pesare i nodi dell’attuale situazione politica (a cominciare dalle difficoltà dei partiti a riprendere il confronto sulla legge elettorale) e l’avvicinarsi di una scadenza cruciale per il mondo bancario: il termine del mandato di Ignazio Visco come governatore di Bankitalia, previsto per novembre. La partita per il rinnovo del vertice di Via Nazionale, infatti, si preannuncia di non facile soluzione, dal momento che il premier Paolo Gentiloni sembrerebbe favorevole a una conferma di Visco, mentre il segretario Pd Matteo Renzi avrebbe già iniziato a sondare candidati alternativi, anche all’esterno dell’Istituto, dal momento che non sarebbe rimasto convinto dall’operato della Banca d’Italia in occasione delle crisi del recente passato.
Considerati il poco tempo che manca alla fine della Legislatura (data entro cui la Commissione sulle banche dovrà necessariamente chiudere i battenti) e la rilevanza che il tema del credito potrebbe avere durante la campagna elettorale per le prossime Politiche, appare chiaro che il tempo per approfondire con spirito costruttivo cosa non abbia funzionato in casi come quelli di Montepaschi, Banca Etruria e Antonveneta si è quasi esaurito, e che l’inchiesta bicamerale rischia di non risultare altro che un mero strumento per guadagnare voti accusando gli avversari.
Di seguito, i nomi dei membri della Commissione finora indicati:
Partito Democratico: Francesco Bonifazi, Susanna Cenni, Gian Pietro Dal Moro, Carlo Dell’Aringa, Matteo Orfini, Giovanni Sanga, Luigi Taranto, Franco Vazio, Mauro Del Barba, Camilla Fabbri, Stefania Giannini, Andrea Marcucci, Mauro Maria Marino, Franco Mirabelli e Gian Carlo Sangalli.
Movimento 5 Stelle: Alessio Villarosa, Carla Ruocco, Carlo Sibilia, Gianni Pietro Girotto e Carlo Martelli.
Forza Italia: Renato Brunetta, Sandra Savino, Remigio Ceroni e Antonio D’Alì.