Reddito cittadinanza, pensioni, crisi aziendali. Audizione al Senato sulle linee del dicastero
Di LabParlamento
Il vicepremier e ministro del Lavoro e Sviluppo economico, Luigi Di Maio, auspica che nella fase di conversione in legge del decreto dignità, ormai in via di pubblicazione in Gazzetta, ci possa essere lo spazio per un intervento sul cuneo fiscale. Lo ha annunciato durante le comunicazioni alle commissioni congiunte Industria e Lavoro del Senato (domani, alle 14.30, sarà la volta della Camera). “L’obiettivo da perseguire è rendere il costo del lavoro a tempo indeterminato strutturalmente più basso delle forme di lavoro precario – ha aggiunto – siamo già al lavoro e spero che i primi accenni a questo obiettivo si possano raggiungere nella fase di conversione del decreto dignità. Ma è una prerogativa del Parlamento”.
“Siamo convinti che precariato, azzardopatia, delocalizzazioni e burocarazia fuori controllo siano delle urgenze troppo sottovalutate finora. Per quello abbiamo utilizzato la decretazione d’urgenza. Per il resto, sono un fiero sostenitore della centralita’ del Parlamento”, ha detto ancora il ministro.
Al centro dell’attività del ministero del Lavoro c’è l’occupazione, la sua “tutela” e “l’estensione dei suoi diritti”, ha detto ancora Di Maio. “Uno degli obiettivi principali del Governo – ha affermato – è l’istituzione del reddito di cittadinanza, che non consideriamo una misura assistenziale, ma una misura economica. Non è un sussidio di povertà o sopravvivenza”, ma un “volano” per riportare le persone nel mondo del lavoro. Grazie al circolo virtuoso determinato dal reddito di cittadinanza “si attiveranno risorse per 19 miliardi di euro” che contribuiranno a finanziare la misura negli anni successivi.
Tema pensioni. Su ‘quota 100’ per il pensionamento il governo “è a lavoro” e sta “valutando: non tutte le possibili combinazioni sono convenienti”, sottolinea poi il ministro. “Sempre in tema di flessibilità in uscita dovrebbero beneficarne coloro che hanno maturato i “41 anni” indipendentemente dall’età anagrafica”. “Aboliremo le pensioni d’oro o di privilegio, sopra i 4-5mila euro netti e non legate alla contribuzione, anche per finanziare quelle di cittadinanza”, ha ribadito.
Capitolo voucher. Su determinate “categorie” di lavoro occasionali, “con determinati limiti, è doveroso fare una riflessione che parta dal Parlamento. Ma nessuno spazio per lo sfruttamento, questo sarà il punto di partenza”. Apertura quindi sull’utilizzo dei voucher in agricoltura e nel settore del turismo.
Crisi aziendali. “Al 30 giugno sono aperti al Mise 144 tavoli di crisi aziendali per 189mila lavoratori coinvolti. Stiamo utilizzando tutti gli strumenti necessari e le migliori competenze per affrontarle”. “Ci tengo a riconoscere a chi ha lavorato ai tavoli di crisi, e in particolare alla senatrice Bellanova, lo sforzo che si fa in quei tavoli per mettere d’accordo la parte datoriale e dipendenti”, ha aggiunto.
Bando frequenze 5G. “In queste ore sara’ pubblicato il bando che assegna le frequenze 5G che garantisce continuita’ all’ottimo lavoro svolto finora su questo dossier”, ha concluso Di Maio, ribadendo, come già fatto in passato, di voler mantenere la delega sulle telecomunicazioni, materia su cui interverrà con un’audizione specifica sul tema.