M5S: sì all’appoggio esterno di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ma Toti (Fi): “mai appoggio a Governo 5 Stelle”.
di LabParlamento
Sono già passati 50 giorni dalle elezioni del 4 marzo ma ad oggi le forze politiche non sono ancora state in grado di trovare una quadra per dare un governo all’Italia.
Nella mattinata di ieri il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha affidato alla Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati un incarico esplorativo “ristretto”. Obiettivo, verificare l’esistenza – eventuale – di una maggioranza tra centrodestra e Movimento 5 Stelle per formare un esecutivo.
Nel pomeriggio, quindi, la Presidente di Palazzo Madama, ha subito proceduto alle consultazioni con le forze politiche in questione. Tuttavia, dai colloqui svoltisi ieri a Palazzo Giustiniani non sono emerse novità rispetto alle posizioni iniziali: rimangono i veti di M5S nei confronti di Forza Italia, e di Salvini nei confronti del Partito Democratico.
La situazione è ancora in stallo, con un Di Maio che impone un ultimatum a Salvini e la Lega che chiede a Di Maio un passo indietro (o per lo meno, di far cadere il veto su Silvio Berlusconi).
Nella giornata di oggi la Presidente del Senato Casellati ha incontrato nuovamente le forze politiche, limitandosi come già fatto, a centrodestra e Movimento. L’incontro con il centrodestra, questa volta unito e guidato da Salvini, si è svolto alle ore 14.30.
Il leader della Lega Matteo Salvini davanti alla stampa, parlando per il centrodestra unito ha lanciato un ultimo appello di responsabilità al Movimento 5 Stelle, chiedendogli di sedersi al tavolo per parlare di “programmi e non di posti”. “Confidiamo che cadano tutti i veti. Noi siamo disponibilissimi a parlare di tutti i temi – riforma Fornero, fiscale, scuola – speriamo che oggi sia un giorno buono” ha dichiarato il leader della Lega. “Salvini ha ripetuto che resta “improponibile un governo con chi ha perso, confidiamo sulla buona volontà di confrontarsi sui temi“.
Uscendo da Palazzo Giustiniani Salvini ha dichiarato alla stampa: “Ieri siamo usciti con gli schiaffoni, oggi invece siamo usciti con i sorrisi: meta’ dell’opera l’abbiamo fatta, l’altra metà la facciamo la settimana prossima“. Salvini continua dunque a confidare che cadano i veti, anticipando che “Ci sono segnali di novità” e che “Si possa fare un Governo con chi ha vinto le elezioni. Se cadono i no si può iniziare a lavorare”.
Ma il Movimento 5 Stelle non ha aperto, ribadendo la disponibilità a firmare un contratto alla tedesca soltanto con la Lega.
Di Maio ha dichiarato “siamo disponibili a parlare di programmi ma oltre determinati limiti non possiamo andare” aggiungendo “Se poi mi si chiede di sedermi a un tavolo con tre forze politiche, Salvini, Berlusconi e Meloni per concordare un programma di Governo e personalità che vengono dalle singole forze politiche, voi capirete che è molto complicato per noi gestire questo scenario”.
Di Maio ha concluso dicendo “Andremo avanti senza pensare a colpi di scena che ci vedano ad un tavolo a quattro”.
Il Movimento non è quindi disposto ad eliminare il veto su Berlusconi, facendo così proseguire l’impasse per la formazione del Governo. L’unica apertura è arrivata su un’eventuale appoggio esterno da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia.
A questo punto si attende di sapere cosa riferirà la Presidente del Senato a Mattarella.
Se il mandato a Casellati, come sembra, dovesse fallire, si aprirebbe l’ipotesi di un ulteriore incarico esplorativo, questa volta al Presidente della Camera Roberto Fico.
Notizia in aggiornamento (19.33)