Di Maio chiude al tavolo con il centrodestra unito. Salvini: “Se non si muove nulla, ci provo io”. Berlusconi guarda al Pd
di LabParlamento
La Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, dopo l’incontro con il Presidente della Repubblica per riferire l’esito – a questo punto fallimentare – del mandato esplorativo mirato affidatole mercoledì 18 aprile ha dichiarato “Ci sono stati spunti di riflessione politica” aggiungendo “sono certa che il Presidente Mattarella saprà indicare il percorso migliore da intraprendere”.
Dopo il secondo round di colloqui con centrodestra e Movimento 5 Stelle di Casellati è ripreso il dialogo tra Di Maio e Salvini ma senza fare passi in avanti che permettano di trovare una quadra per dare un Governo all’Italia.
Restano i veti incrociati tra Di Maio che chiude a Forza Italia e la Lega che chiude al Pd, mentre Berlusconi torna a parlare di Partito Democratico (che invece continua a restare fuori dai giochi) escludendo l’appoggio esterno al Movimento 5 Stelle, definendoli “Un pericolo per l’Italia”.
Salvini, parlando per il centrodestra unito, ha chiesto al Movimento 5 Stelle di sedersi al tavolo per parlare di “programmi e non di posti”. “Confidiamo che cadano tutti i veti. Noi siamo disponibilissimi a parlare di tutti i temi – riforma Fornero, fiscale, scuola – speriamo che oggi sia un giorno buono” ha dichiarato il leader della Lega dopo il colloquio con il Presidente del Senato.
Ma il Movimento 5 Stelle non ha aperto, ribadendo la disponibilità a firmare un contratto alla tedesca soltanto con la Lega. I 5 Stelle non sono quindi disposti ad eliminare il veto su Berlusconi. L’unica apertura è arrivata su un’eventuale appoggio esterno, non voluto dal Movimento, da parte di Forza Italia e Fratelli d’Italia. Ipotesi che almeno per il momento non viene presa in considerazione dal centrodestra che continua a portare avanti la linea dell’unità e quindi di contrarietà ad un eventuale appoggio esterno di FI e FDI.
A questa chiusura dei 5 Stelle il leader della Lega ha replicato dichiarando che “Non c’è più tempo da perdere: o parte il tavolo centrodestra – Movimento 5 stelle o mi faccio avanti io” lasciando intendere che vorrebbe chiedere a Mattarella di prendere direttamente su di sé l’iniziativa.
Se il mandato a Casellati, come sembra, dovesse fallire, si aprirebbe l’ipotesi di un ulteriore incarico esplorativo, questa volta al Presidente della Camera Roberto Fico, dopo alcuni giorni di riflessione da parte di Mattarella. Ipotesi rigettata da Berlusconi che ha dichiarato “Già il fatto di dare un incarico a uno così la dice lunga… Tutti i 5 Stelle sono incapaci di fare qualcosa di buono per l’Italia”.
Il Cav ha poi ribadito “Nella formazione del governo ho cercato di dare seguito a cosa voleva la Lega in modo che qualche persona competente fosse dentro – attacca ancora – una squadra di inefficienti, ma ho verificato quanto il Movimento 5 stelle sia un partito non democratico”, confermando poi che non vi è “nessun accordo possibile con i 5 stelle, un partito che non conosce l’abc della democrazia” (come aveva già dichiarato al termine del secondo giro di consultazioni al Quirinale la scorsa settimana).
Berlusconi torna a guardare al Partito Democratico “Io penso a un governo di centrodestra che guardi al gruppo misto e ad alcuni esponenti del Pd: su questo punto la penso molto diversamente da Giorgia Meloni e Matteo Salvini”: messaggio chiaro per gli alleati, questa volta siano Salvini e Meloni a cedere sulla questione del programma dem abbandonando l’ipotesi 5 stelle.
Immediata la replica di Salvini “Berlusconi sbaglia, piuttosto che il Pd al Governo faccio 3 passi avanti“.
A questo punto si attende di sapere cosa farà il Presidente Mattarella, che dopo aver ricevuto la Presidente del Senato, ha deciso di prendersi un paio di giorni di riflessione. Dal Quirinale mancano comunque ancora dichiarazioni ufficiali.