Il MoVimento 5 Stelle chiede un passo indietro di Savona, ma la Lega non cede
di LabParlamento
Nella giornata di oggi il Presidente incaricato Carlo Cottarelli è salito a Quirinale per ben due volte per colloqui informali con il Presidente della Repubblica, per aggiornarlo sugli sviluppi della situazione: la prima volta questa mattina e la seconda oggi pomeriggio, prima che a sorpresa salisse poi anche il capo politico del MoVimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Cottarelli sta prendendo tempo dal momento che da ieri, mentre tentava di formare il nuovo Governo, sono emerse nuove possibilità per la nascita di un esecutivo politico. Questa circostanza, considerando anche le forti tensioni sui mercati, e la Casa Bianca che “tiene d’occhio” la situazione politica italiana, avrebbe indotto Cottarelli a rinviare ogni decisione. La lista dei ministri, a quanto si apprende, sarebbe pronta.
Dal Quirinale emerge la volontà di non voler forzare i tempi per la formazione di un Governo politico, lasciando che tutte le opzioni possibili si esauriscano definitivamente. Cottarelli infatti non tornerà al Colle per sciogliere la riserva nemmeno questa sera.
Dal fronte della Lega, non sembra esserci la stessa volontà di cooperazione del Movimento 5 Stelle. Di Maio insiste su un esecutivo politico (“O far partire il Governo Conte con una soluzione ragionevole o si va al voto subito” ), pronto a collaborare con Mattarella, ma il Carroccio ribadisce che Savona all’economia è l’unica soluzione, oltre a quella del voto in tempi rapidi. Giorgetti questa mattina intervistato da Ilfattoquotidiano.it. ha definito “Fantasiosa” l’ipotesi che lo vedeva Premier di un esecutivo M5S – Lega. Quanto al Governo M5S-Lega il capogruppo ha dichiarato: “E’ difficile che maturi perché’ se non c’erano le condizioni tre giorni fa e’ difficile che ci siano adesso. Vediamo. C’e’ Cottarelli che sta tentando di fare il Governo. Se i voti non ce li ha, dovremo studiare un percorso ordinato verso elezioni il prima possibile”.
Come anticipato, però, per risolvere l’impasse sarebbe necessario un passo indietro di Savona, come sottinteso per altro in una nota della deputata 5 Stelle (e membro del tavolo tecnico con la Lega per la stesura del contratto), Laura Castelli, secondo la quale “Stupisce che Paolo Savona, persona di grande spessore culturale e sensibilità politica, non abbia ancora maturato la decisione di fare un passo indietro”. E dallo stesso Di Maio che ha dichiarato in una live su Facebook “Savona in squadra ma non all’Economia“. Il leader del MoVimento 5 Stelle richiede quindi alla Lega di individuare un altro nome per il MEF.
Ma Salvini non è intenzionato a cedere, per il momento: continua a ripetere di sperare in un Governo politico ma che la squadra deve restare la stessa. Nessun passo indietro sul Prof. Savona quindi: “Governo senza chi vogliamo? Se lo faccia Mattarella” ha dichiarato Salvini, nonostante le aperture di questa mattina, quando a Pisa aveva ribadito a gran voce che dal 4 marzo per dare un Governo al Paese la Lega ha provato tutte le soluzioni percorribili. L’ultima opzione sarebbe quella di non ostacolare soluzioni rapide proposte da Mattarella. Ma per adesso Salvini non sembra cedere, “Vedremo nelle prossime ore, valuteremo” dichiara. Da registrare infine l’ipotesi circolata nelle ultime ore di un Salvini che stia forzando la mano per un incarico a guida Lega e non più con Giuseppe Conte premier.
Quindi quali opzioni in campo?
– Governo Cottarelli. L’ex Commissario alla spending review aveva prospettato due strade:
- “In caso di fiducia al mio Governo il programma includerebbe anche l’approvazione della Legge di Bilancio 2019, le Camere verrebbero poi sciolte” andando al voto ad inizio 2019. Quest’opzione ad oggi sembra scartata.
- “In caso di mancata fiducia il Governo si dimetterebbe subito occupandosi solo di affari correnti, accompagnando il Paese ad elezioni dopo agosto”. Opzione che vede domenica 9 o domenica 16 settembre tra le date maggiormente percorribili.
– L’ipotesi di un Governo politico M5S – Lega di cui sopra.
[Un appello a Mattarella a trovare una soluzione politica è arrivato anche da Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia che, facendo riferimento alla maggioranza parlamentare M5S – Lega ha dichiara: “Noi siamo stati critici però arrivati a questo punto siamo anche disponibili a rafforzare quella maggioranza con FdI, perché crediamo che bisogna fare tutto quello che c’è da fare in questo momento per tirare fuori l’Italia dalla situazione di caos nella quale rischia di gettarsi. Presidente, ci rifletta perché non avremo molto altro tempo”.]
– Ultima ipotesi emersa ieri, dato il clima di tensione e le richieste pervenute dai Capigruppo al Senato della Lega, Gian Marco Centinaio e dei dem, con Andrea Marcucci, quella di sciogliere immediatamente le Camere e di tornare subito a votare, prima dell’estate.