Il Professore accetta con riserva, come da prassi. Domani le consultazioni con le forze politiche. Programma su base delle intese tra le forze politiche di maggioranza
di LabParlamento
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dopo un colloquio iniziato alle 17.30 e durato circa un’ora e cinquanta, ha affidato a Giuseppe Conte l’incarico di formare il Governo, che ha accettato con riserva, come da prassi.
Considerata la lunghezza del colloquio, si può presupporre che Mattarella abbia voluto verificare il grado di autonomia del giurista rispetto ai due leader che lo hanno proposto e sostenuto. Autonomia da delimitare anche sul programma già pronto da tempo per effetto del lavoro di Lega e M5S oltre che sulla composizione della squadra di governo, con i riflettori accesi su ministeri di peso come Economia, Difesa e Esteri.
Conte, nel suo primo discorso alla stampa, ha dichiarato: “Se riuscirò a portare a compimento l’incarico mostrerò alle Camere un programma di Governo basato sulle intese intercorse dall’intesa tra le forze politiche di maggioranza”.
Il Presidente del Consiglio incaricato si è dichiarato consapevole della delicatezza della fase in cui si trova l’Italia e delle sfide che attendono il Paese, come la posizione dell’Italia in Europa, anche in merito al prossimo bilancio europeo, la riforma del diritto d’asilo e del completamento dell’unione bancaria. Conte ha voluto inoltre sottolineare “Sono consapevole della necessità di confermare la collocazione europea e internazionale dell’Italia“.
“Il mio intento è di dar vita ad un governo dalla parte dei cittadini, che tuteli i loro interessi. Sono professore e avvocato, nel corso della mia vita ho perorato le cause di tante persone. Mi aggiungo ora a difendere gli interessi di tutti gli italiani, in tutte le sedi, europee e internazionali, dialogando con le istituzioni europee e con i rappresentanti di altri Paesi. Mi propongo di essere l’avvocato difensore del popolo italiano, sono disponibile a farlo senza risparmiarmi, con il massimo dell’impegno e responsabilità” ha dichiarato Conte che è arrivato alla Camera per incontrare Roberto Fico in taxi.
Prossimi step
Conte tornerà nei prossimi giorni al Quirinale dal Presidente della Repubblica per sciogliere la riserva, e in caso di esito positivo, illustrerà a Mattarella le proposte relative alla nomina dei Ministri.
Il Premier incaricato ha iniziato il giro di consultazioni dalla Camera, incontrando il Presidente Roberto Fico. Seguirà poi l’incontro con il Presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati.
Le consultazioni con le forze politiche inizieranno domani mattina alle 8 con i gruppi misti di Camera e Senato (il calendario non è ancora ufficiale). Alle 11.15 dovrebbero proseguire con Leu, alle 11.45 con Fratelli d’Italia, alle 12.15 con il Partito Democratico, alle 14 con Forza Italia, alle 14.30 con la Lega, alle 15 con il Movimento 5 Stelle e poi probabilmente i “gruppi di rappresentanza d’interesse sociale” (un’assoluta novità nella prassi, ndr).
La riserva dovrebbe quindi essere sciolta in tempi brevi, forse venerdì, con conseguente giuramento già questo sabato, al punto che si ipotizza una convocazione delle Camere per il voto di fiducia martedì o al massimo mercoledì.
Una volta nato il Governo ed individuata la maggioranza parlamentare, sarà possibile procedere alla costituzione delle Commissioni parlamentari permanenti, che dovranno rispecchiare la proporzionalità tra maggioranza ed opposizione. Il primo atto per le commissioni sarà l’elezione dei presidenti.
Chi è Giuseppe Conte
Giuseppe Conte, indicato da Movimento 5 Stelle e Lega come potenziale Presidente del Consiglio dei Ministri, è un avvocato cassazionista, docente di diritto privato a Firenze, componente del Consiglio di presidenza della Giustizia amministrativa, indicato prima delle elezioni del 4 marzo dal Movimento 5 Stelle come papabile ministro per la PA.
Nato nel 1964 a Volturara Appula in provincia di Foggia, è residente a Roma. Si è laureato in Giurisprudenza nel 1988, ha conseguito l’idoneità a Professore associato di Diritto Privato nel 2000 e a professore ordinario tre anni più tardi. Ha insegnato alla Lumsa, all’Università di Roma Tre e all’Università di Sassari, fino ad approdare all’Università di Firenze dove è attualmente Professore ordinario.