Oggi si chiude il primo vertice dopo il “no” di Trump. Alcune novità tra i temi sul tavolo
di LabParlamento
«Oggi #Bologna ospita G7 ambiente Italia conferma accordo #Parigi sul clima e impegno per green economy e sviluppo sostenibile». Lo ha scritto ieri su Twitter il premier, Paolo Gentiloni, in occasione dell’apertura dei lavori del vertice che si tiene a Bologna. «La comunità internazionale attende un nostro messaggio da questo G7», ha dichiarato da parte sua il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, aprendo i lavori.
«L’Ambiente – ha detto Galletti – è parte integrante della politica economica. I Paesi che qui partecipano rappresentano oltre la metà del Pil mondiale e sono fra i maggiori esportatori». Il ministro ha anche ringraziato i rappresentanti di Cile, Etiopia, Maldive e Ruanda (in qualità di osservatori) «che rappresentano quei Paesi che nel mondo subiscono la minaccia dei cambiamenti climatici ma anche l’opportunità di sviluppo sostenibile». Al vertice partecipano Barbara Hendricks per la Germania, Koichi Yamamoto per il Giappone, Nicolas Hulot per la Francia, Scott Pruitt per gli Stati Uniti, Catherine McKenna per il Canada. Per la Gran Bretagna il capo delegazione è Therese Coffey (Segretario di stato). Partecipano anche i due Commissari europei di riferimento: quello per l’ Ambiente, gli affari marittimi e la pesca, Karmenu Vella, e il Commissario per l’azione per il clima e l’energia, Miguel Arias Cañete.
I Paesi del G7 «hanno un ruolo e responsabilità cruciali verso le proprie opinioni pubbliche, verso i Paesi meno sviluppati o in via di sviluppo, verso il Pianeta. Sono accomunati anche da sistemi democratici e di mercato più aperti e rispettosi dei diritti ambientali», ha rilevato ancora Galletti. «In una quarta rivoluzione industriale, quella dell’economia circolare e dell’attuazione dell’Agenda 2030 e dell’Accordo di Parigi – ha spiegato – dobbiamo far si che i Ministeri dell’ Ambiente siano parte attiva e integrante della politica economica. Abbiamo incluso, per questo motivo, temi sui quali i Ministri dell’Ambiente dei paesi G7 avranno l’opportunità di dire la loro per la prima volta e che sono alla frontiera fra economia e ambiente, fondamentali per un sano sviluppo dell’economia rispettoso dei limiti fisici del pianeta e della natura. Sono i temi della riforma fiscale ecologica, del ruolo delle banche multilaterali di sviluppo, della finanza sostenibile al servizio del sistema economico e dell’ambiente».
I Paesi del G7, ha aggiunto il ministro, «sono accomunati anche da sistemi democratici e di mercato più aperti e rispettosi dei diritti ambientali. Questa, dunque, è la sede ideale dove programmare un futuro più sostenibile, tramite il ruolo di leadership che i nostri paesi giocano in molti campi – dall’innovazione verde allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia – e tramite una piattaforma che consente il coordinamento e lo scambio di idee, opinioni, proposte». Il messaggio che deve arrivare da un G7 Ambiente, ha concluso Galletti, deve essere «al servizio delle popolazioni, dello sviluppo sostenibile e dell’ecologia. Un G7 che cerca di dare valore alle buone esperienze e di moltiplicarle, per una conservazione del Creato, come direbbe Papa Francesco, e uno sviluppo sostenibile del pianeta».
Ieri, nella prima sessione, si è discusso dell’attuazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile e del cambiamento climatico, con gli esperti di IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) e UNFCCC (United Nations Framework Convention on Climate Change), mentre successivamente c’è stato un approfondimento sulle politiche green per la crescita e l’occupazione, con relatori di OECD e UNEP Inquiry, con la partecipazione del professor Enrico Giovannini (ASVIS). Nel pomeriggio un focus sull’Africa, sempre relativo a clima e sostenibilità. Poi si è parlato dell ruolo delle Banche multilaterali di sviluppo, entrambe con Achim Steiner, Amministratore delegato dell’ UNDP (United Nations Development Programme).
I risultati del lavoro verranno comunicati oggi in plenaria dai rapporteur. Successivamente, i lavori proseguiranno con una sessione dedicata all’efficienza delle risorse, le tre “R” (riduzione, riuso, riciclo) e l’economia circolare, con relatori di OECD e IRP (international Resource Panel con il co-presidente Janez Potočnik). Si parlerà poi di Marine Litter, i rifiuti marini, con la partecipazione del segretario dell’UNEP, Erik Solheim. Il pranzo di lavoro sarà focalizzato sulla riforma fiscale ecologica e lo sviluppo sostenibile, mentre nel pomeriggio è prevista la sessione finale, l’adozione della dichiarazione conclusiva, un focus sugli obiettivi della prossima presidenza canadese e, in chiusura, una conferenza stampa congiunta in cui Galletti illustrerà i risultati del vertice insieme agli altri ministri partecipanti.