Elettricità Futura, Anigas, Aiget e Utilitalia ascoltati sul Ddl Baldelli (FI)
Il 14 luglio scorso, poco prima della pausa estiva dei lavori parlamentari, la Commissione Attività produttive di Montecitorio aveva avviato l’esame del disegno di legge presentato dall’On. Simone Baldelli (FI) riguardante le misure a tutela dei consumatori in materia di fatturazione a conguaglio per l’erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici. In quella sede il relatore, l’On. Lorenzo Becattini (PD), aveva proposto di svolgere un ciclo di audizioni delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative dei consumatori e dei distributori. La Commissione aveva accolto con favore la proposta e l’attività conoscitiva ha preso il via ieri.
I primi a essere ascoltati sono stati i rappresentanti di Anigas che hanno posto l’accento sul problema dell’accessibilità dei contatori e sulle soluzioni che potranno venire dalla diffusione dei contatori elettronici letti da remoto, proponendo contestualmente di promuovere la rateizzazione delle maxi bollette e di migliorare i canali di comunicazione e di reclamo con i distributori.
Utilitalia ha rimarcato come il DdL non tenga conto delle peculiarità dei diversi settori, in particolare di quello idrico, che sul lato della fatturazione è forte in ritardo sul fronte della tecnologia e su quello regolatorio (l’AEEGSI ha visto attribuirsi la competenza sul settore idrico solo di recente).
I rappresentanti di Aiget hanno chiesto a gran voce la predisposizione di misure che neutralizzino l’impatto economico e finanziario sui venditori delle misure proposte quando i disservizi non siano riconducibili ai venditori. Altro punto ritenuto importante è l’applicazione al venditore di modalità di rateizzazione analoghe a quelle che verrebbero praticate dal venditore al consumatore finale.
Elettricità Futura ha sottolineato l’esiguità percentuale delle maxi bollette di conguaglio (circa l’1% delle fatture), il problema dei gruppi di misura non accessibili e il contributo decisivo che verrà per il futuro dai contatori elettronici, per i quali è partito il nuovo programma di sostituzione. Si ritiene che il consumatore sia già ampiamente tutelato dai maxi conguagli grazie al diritto alla rateizzazione.
Le associazioni dei consumatori hanno chiesto “il divieto assoluto di fatturazione stimata”, da considerare solo come un’eccezione e per periodi non superiori ai 2 anni.
Circa invece la proposta inserita nel testo del DdL di ridurre il termine di prescrizione da 5 a 2 anni (oltre i 2 anni non sarebbe più possibile effettuare conguagli), le posizioni sono fortemente critiche. Anigas la ritiene semplicemente “inaccettabile”. Per Aiget appare “indispensabile” che questa costrizione dei tempi sia applicata anche lungo la filiera a monte dei venditori. Per Elettricità Futura si rischierebbe addirittura di “compromettere l’equilibrio economico-finanziario delle società di vendita di energia”. Alla base di questa diffusa contrarietà c’è la convinzione che verrebbe a crearsi una “sproporzionata e irragionevole disparità di trattamento” tra clienti e fornitori, con questi ultimi che si vedrebbero “indebitamente addossati rischi ed oneri economici per dinamiche che esulano dal loro corretto e diligente agire”, nei casi in cui ad esempio il cliente facesse ostruzionismo impedendo la raccolta del dato di misura.