Dalla Commissione di Vigilanza ok alle delibere per Politiche e Regionali, in Lazio e Lombardia. Ora l’Agcom sulle reti private
È arrivato nella giornata di ieri il via libera della Commissione di Vigilanza sulla Rai alla delibera per l’applicazione della Legge 28/2000 sulla par condicio alla campagna per le elezioni Politiche del prossimo 4 marzo.
Le regole che disciplineranno la partecipazione di esponenti dei partiti alle trasmissioni del servizio pubblico sono suddivise in 15 articoli, e rimarranno in vigore fino alla mezzanotte del giorno del voto. Il testo approvato dalla Vigilanza si pone l’obiettivo di garantire il pluralismo e l’imparzialità dell’informazione offerta ai cittadini, assicurando condizioni di parità tra i competitor, e riguarderà telegiornali, giornali radio, rassegne stampa, tribune politiche e programmi nei quali si affrontino tematiche legate a cronaca e attualità, purché riconducibili a una specifica testata giornalistica (come Porta a Porta e Che tempo che fa, “garantiti” dal Tg1). Nelle rimanenti trasmissioni della Rai non sarà ammessa la presenza di candidati o personalità riconducibili ai partiti che parteciperanno alle Politiche, né potranno essere affrontati argomenti di evidente rilevanza elettorale.
La Commissione ha dato il proprio ok alla delibera con alcune modifiche alla versione inizialmente proposta dai relatori Francesco Verducci (Pd) e Mirella Liuzzi (M5S). Sono stati respinti gli emendamenti con cui il Movimento 5 Stelle puntava a escludere dalla par condicio “i programmi a contenuto informativo i cui conduttori svolgano prestazioni di natura artistica”, mentre ha suscitato qualche perplessità la scelta di ripartire il tempo di parola nei programmi di comunicazione politica sia tra le coalizioni che tra le liste (il che implica che uno schieramento potrà godere di spazi radiotelevisivi nel suo insieme e mediante i singoli soggetti che lo compongono).
Parallelamente alle norme per le elezioni nazionali, è stata inoltre varata la disciplina per le Regionali del Lazio e della Lombardia, previste anch’esse per il 4 marzo 2018. L’atto interesserà i palinsesti delle Testate giornalistiche regionali della Rai, e all’articolo 9 prevede la trasmissione di confronti tra i candidati alla Presidenza delle due Regioni, possibilmente evitando sovrapposizioni con altri programmi a sfondo informativo.
Entrambe le delibere adottate dalla Vigilanza Rai saranno pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale. Spetterà invece all’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) approvare analoghi regolamenti per le emittenti private.