Hanno preso avvio i lavori di restauro delle Cisterne Romane risalenti al I° secolo a.c. che si trovano sotto la Piazza del Popolo a Todi con l’apertura ai visitatori di altri due blocchi.
L’amministrazione con questo intervento intende ampliare il percorso turistico della città sotterranea cercando di portare all’attenzione del pubblico, rendendolo sempre più accessibile, il “patrimonio storico culturale della città invisibile”.
“È innegabile che Todi – precisa Moreno Primieri, assessore ai LL.PP. e Urbanistica – con oltre 5 chilometri di cunicoli e gallerie, più di 30 cisterne, preromane, romane e medievali, 500 pozzi di varie epoche e un articolato sistema di architetture ipogee che percorrono il colle nel suo interno, ha una caratteristica ed una attrattiva di immenso valore.
I lavori che sono partiti completeranno una importante operazione di restauro e di recupero, dando la possibilità di visitare quattro ambienti delle 12 cisterne che si trovano sotto il lato ovest di Piazza del Popolo, le altre 12 si trovano sul lato opposto.
L’intera costruzione in opus caementicium (cisterna lato est e lato ovest) fu iniziata in epoca tardo repubblicana e proseguita con ampliamenti per circa un secolo ed entrambe dovevano essere alimentate dalle acque sorgenti dalla sommità del colle, provenienti dalla zona della Rocca. L’intervento è ispirato ai principi del minimo impatto e della totale reversibilità ed integrazione delle opere.
“L’idea progettuale – aggiunge Moreno Primieri, è quella di specializzare il primo ambito, quello in cui si scende attraverso la scala, facendone una sorta di piccolo museo delle cisterne dove iniziare ad esporre una serie di idonee opere di arte contemporanea che proseguono lungo il percorso”. Sono previsti due pannelli informativi, contenenti testo, immagini, antichi documenti o ricostruzioni tridimensionali che raccontano al visitatore la storia e le caratteristiche tecniche del sito in cui si trovano (si può prevedere la stampa di qr-code per l’approfondimento e la presentazione di contenuti aggiuntivi non facilmente riportabili sui suddetti pannelli, come ad esempio ricostruzioni 3D in movimento).
Interventi di rivisitazione riguardano la scala di ingresso che sarà rivestita in lastre sottili di acciaio corten e un nuovo impianto illuminante lineare a scomparsa che dà il risultato di un oggetto architettonico semplice e continuo che meglio si adatta al luogo antico ed austero.
Un ultimo intervento previsto dal progetto, conclude Moreno Primieri, sempre teso ovviamente a rendere alta la suggestione della visita alle cisterne romane tuderti, è l’installazione di un impianto audio (utilizzabile anche per la sicurezza dei luoghi), per diffondere lungo il percorso uno studiato “tappeto” sonoro (ad esempio acqua, mista ad altre sonorità).