Il colosso di Mountain View scioglie la riserva e scende sul campo di battaglia fiancheggiando la popolazione ucraina, alle prese con una strenua resistenza contro l’invasore russo.
Come annunciato dalla stessa Google in un post, da diversi giorni sono stati attivati diversi servizi a sostegno dei tanti rifugiati che, costretti dalle incursioni e dai bombardamenti di Mosca, sono costretti a lasciare le proprie case. “Abbiamo visto tutti quanti le immagini del disastro umanitario in corso in Ucraina. Per aiutare il numero crescente di rifugiati nella regione, stiamo sviluppando modi per le aziende di segnalare se stanno fornendo servizi agli sfollati” si legge sul sito di Big G.
Una prima iniziativa di sostegno alla popolazione, infatti, consiste nella possibilità offerta ai proprietari di hotel e residenze nei paesi confinanti con l’Ucraina di poter indicare sul proprio profilo aziendale se offrono alloggi gratuiti o scontati per i rifugiati. Una volta raccolte tutte queste informazioni, nei prossimi giorni Google potrà consentire alle persone di trovare rapidamente questi luoghi su Maps.
Con una donazione da 10 milioni di dollari a favore di specifiche organizzazioni polacche, rumene, ungheresi e slovacche, inoltre, Google offrirà supporto alle persone colpite dalla guerra, anche utilizzando il Campus Google for Startups a Varsavia come spazio in cui le ONG locali potranno fornire supporto legale e psicologico ai rifugiati.
Ma la vera rivoluzione tecnologica a sostegno della martoriata cittadinanza ucraina sarà presto presente sul Play Store di qualsiasi smartphone: su richiesta e con l’aiuto del governo ucraino, infatti, Google ha iniziato a implementare un rapido sistema di avvisi di incursioni aeree per telefoni Android. Tale sistema, complementare ai sistemi di allerta antiaerei già esistenti nel paese, si basa sugli allarmi già conosciuti dal governo ucraino che, in tal modo, potrà – oltre a far risuonare le sirene – mandare una notifica a tutti i telefoni ucraini avvertendo dell’imminente pericolo.
Grazie alla geolocalizzazione del dispositivo, Google utilizzerà la posizione del telefono per inviare una notifica di raid imminente nella zona dove si trova il soggetto ma – ha tenuto a precisare il popolare motore di ricerca – non sfrutterà questa informazione per tracciare o identificare le persone. Non sarà necessario scaricare nessuna specifica applicazione, dato che il Play Store è presente di default su tutti i telefoni.
Il sistema di notifiche avviserà sia dell’imminente attacco che del cessato pericolo, dando modo ai civili di fuggire o rientrare presso le proprie abitazioni. Sempre se, dopo i raid, ne avranno ancora una.