Mercoledì 23 marzo si è riunito in seduta straordinaria il Comitato Media e Minori, attivo presso il Ministero dello Sviluppo, con l’obiettivo di avviare una riflessione sulla guerra che si sta combattendo in Ucraina, al fine di tutelare bambini e adolescenti.
Il Comitato sottolinea in una nota come i minori, “ancora scossi dall’impatto traumatico del Covid-19”, “si ritrovano improvvisamente catapultati in una nuova realtà, ancor più violenta e lontana da qualsiasi spiegazione razionale, in particolare per i soggetti in età evolutiva: la guerra”.
Il Comitato Media e Minori, consapevole della difficoltà e della situazione di pericolo in cui si tanno muovendo gli operatori dei media per raccontare il conflitto e garantire il diritto all’informazione, “invita tutte le componenti della società civile e in particolare i media di ogni tipo, a prescindere delle piattaforme di trasmissione, a bilanciare l’informazione con l’umanità, evitando di diffondere narrazioni eccessivamente spettacolarizzate e cruenti negli orari che potrebbero vedere la presenza dei minori davanti agli schermi, nel rispetto dei diritti dei bambini e dei ragazzi”.
Tali istanze sono a monte del Codice Tv e Minori del 2002 e sono centrali anche Testo unico per la fornitura di servizi di media audiovisivi in vigore dal 2021. “Proprio in considerazione dell’entrata in vigore del nuovo Testo Unico – si legge ancora nella nota -, il Comitato Media e Minori ha deciso l’urgenza di procedere con l’aggiornamento del Codice di Autoregolamentazione Tv e Minori, alla luce dei cambiamenti tecnologici, sociali e comunicativi e delle forti sollecitazioni delle emergenze degli ultimi anni”.
Inoltre, il Comitato esprime la volontà “estendere la propria mission al di là della semplice valutazione delle trasmissioni segnalate dagli utenti e dell’avvio delle istruttorie per violazione delle norme previste dal Codice di autoregolamentazione, anche nell’ottica di educazione ai media”. “Si tratta – conclude la nota – di uno strumento culturale importante per contrastare la guerra e le paure negli occhi dei bambini”.