Un’esortazione a Putin ad un immediato cessate il fuoco. Una richiesta di far passare gli aiuti umanitari e l’invito a tutti i Paesi europei a contribuire in ogni modo per aiutare il popolo ucraino. Nessun riferimento diretto all’impegno militare, a nuove sanzioni verso la Russia, ad un processo di accelerazione del percorso di adesione nell’Ue di Kiev. Queste, in sintesi, le principali dichiarazioni sottoscritte durante il Consiglio Europeo dedicato alla crisi ucraina che si è svolto ieri.
Il Consiglio europeo ha proceduto a uno scambio di opinioni con il presidente degli Stati Uniti Biden in merito alla cooperazione transatlantica nel contesto dell’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina.
Di seguito la dichiarazione sottoscritta:
1. La guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina viola palesemente il diritto internazionale e sta causando ingenti perdite di vite umane e numerosi feriti tra i civili. La Russia sta dirigendo attacchi contro la popolazione civile e sta colpendo beni di carattere civile, tra cui ospedali, strutture mediche, scuole e rifugi.
Tali crimini di guerra devono cessare immediatamente. I responsabili e i loro complici saranno chiamati a risponderne in conformità del diritto internazionale. L’assedio di Mariupol e altre città ucraine e il rifiuto dell’accesso umanitario da parte delle forze militari russe sono inaccettabili. Le forze russe devono garantire immediatamente percorsi sicuri verso altre parti dell’Ucraina nonché aiuti umanitari da fornire a Mariupol e altre città assediate.
2. Il Consiglio europeo esorta la Russia a garantire con urgenza un passaggio sicuro ai civili intrappolati in tutte le altre zone di guerra verso una destinazione di loro scelta, a rilasciare immediatamente tutti gli ostaggi, ad assicurare un accesso umanitario ininterrotto e a creare corridoi umanitari.
Esorta altresì la Russia a rispettare pienamente gli obblighi che le incombono in virtù del diritto internazionale, ivi compresi il diritto internazionale umanitario, e a conformarsi alla recente ordinanza della Corte internazionale di giustizia.
3. Il Consiglio europeo esige che la Russia ponga immediatamente fine alla sua aggressione militare nel territorio dell’Ucraina, ritiri immediatamente e senza condizioni tutte le forze e le attrezzature militari dall’intero territorio dell’Ucraina e rispetti pienamente l’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale.
4. L’Unione europea è al fianco dell’Ucraina e del suo popolo e il Consiglio europeo ribadisce la dichiarazione di Versailles, riconoscendo le aspirazioni europee e la scelta europea dell’Ucraina, come indicato nell’accordo di associazione. Il Consiglio europeo ribadisce l’invito rivolto alla Commissione a presentare il suo parere conformemente alle pertinenti disposizioni dei trattati.
L’Unione europea continuerà a fornire, in modo coordinato, sostegno politico, finanziario, materiale e umanitario. Finora l’Unione europea ha adottato sanzioni significative che hanno pesanti ripercussioni sulla Russia e sulla Bielorussia e rimane pronta a colmare le lacune e a contrastare l’elusione effettiva e possibile nonché a procedere rapidamente con ulteriori severe sanzioni coordinate nei confronti della Russia e della Bielorussia al fine di ostacolare le capacità russe di proseguire l’aggressione. Il Consiglio europeo invita tutti i paesi ad allinearsi a tali sanzioni. Qualsiasi tentativo di aggirare le sanzioni o di aiutare la Russia con altri mezzi deve essere fermato.
5. L’aggressione militare russa nei confronti dell’Ucraina ha costretto milioni di persone ad abbandonare le loro case. Molti di loro hanno trovato rifugio e sicurezza nell’Unione europea con l’aiuto del meccanismo di protezione temporanea.
Occorre prestare particolare attenzione alle esigenze dei più vulnerabili e alle misure volte a prevenire e individuare la tratta di esseri umani. Il Consiglio europeo rende omaggio a tutti i cittadini, le organizzazioni e i governi in tutta Europa che danno prova di solidarietà nei confronti di coloro che stanno fuggendo da questa guerra atroce.
6. La crisi in corso rappresenta una considerevole sfida per le infrastrutture e i servizi pubblici degli Stati ospitanti, in particolare lungo le frontiere con l’Ucraina. Il Consiglio europeo riconosce tutti gli sforzi già compiuti per accogliere i rifugiati in fuga dalla guerra in Ucraina, invita tutti gli Stati membri a intensificare gli sforzi con immutato spirito di unità e solidarietà e invita la Commissione ad adottare ogni iniziativa necessaria per agevolare tali sforzi.
Invita altresì a completare con urgenza i lavori relativi alle recenti proposte della Commissione a sostegno degli Stati membri, così da garantire la rapida mobilitazione di finanziamenti dell’UE a favore dei rifugiati e di chi li ospita, e invita la Commissione a lavorare a ulteriori proposte volte a rafforzare il sostegno dell’UE a tale riguardo. Invita gli Stati membri, con il sostegno della Commissione, a elaborare piani di emergenza tesi a far fronte anche alle esigenze a medio e lungo termine.
7. L’Unione europea è determinata a garantire flussi continui e ininterrotti di energia elettrica e gas verso l’Ucraina. La recente sincronizzazione delle reti elettriche ucraine e moldove con quelle dell’UE costituisce un risultato considerevole. Dimostra che il nostro e il loro futuro sono ormai interconnessi. La sicurezza degli impianti nucleari ucraini deve essere garantita, anche con il sostegno dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica.
8. Tenuto conto della distruzione e delle enormi perdite subite dall’Ucraina a causa dell’aggressione militare russa, l’Unione europea è determinata a fornire al governo ucraino sostegno per le sue necessità immediate e, una volta cessato il violento attacco russo, per la ricostruzione di un’Ucraina democratica.
A tal fine, il Consiglio europeo conviene di sviluppare un fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina, invita i suoi partner internazionali a parteciparvi e chiede di avviare senza indugio i preparativi a tal fine. Invita la Commissione a continuare a fornire assistenza tecnica per aiutare l’Ucraina ad attuare le riforme necessarie.
9. Il Consiglio europeo chiede che, a tempo debito, sia organizzata una conferenza internazionale per raccogliere fondi a titolo del fondo fiduciario di solidarietà per l’Ucraina.
10. Il Consiglio europeo ribadisce inoltre il proprio impegno a essere al fianco della Repubblica di Moldova e del suo popolo.