Il direttore di LabParlamento lascia oggi la guida del giornale. Qui il suo editoriale di saluto ai lettori
Quattordici mesi, gli stessi del governo Conte uno, sono bastati per trasformare questa testata in qualcosa di nuovo. Abbiamo deciso, con una scelta un po’ folle e un po’ visionaria, di lasciare ad altri il clamore della diretta, del live tweet, dell’effimero politico che nulla toglie e nulla aggiunge allo già stantio dibattito quotidiano per concentrarci sui numeri, sulle analisi e sull’approfondimento. Era, ed è, una sfida che ha visto questa redazione impegnata a studiare, ogni giorno, per garantire al nostro padrone, il lettore, una voce sì di nicchia, ma autorevole: non era una impresa semplice ma forse centrata.
Grazie a LabParlamento il mondo che ruota attorno alla politica ha oggi nuovi strumenti, spunti originali per analizzare i fatti, tralasciando le opinioni che invece abbiamo lasciato nella nostra rubrica di interviste. Abbiamo dichiarato guerra alle fake news, rinunciando così alla remunerativa ma culturalmente sterile battaglia dei clic. Così come abbiamo confermato la nostra volontà di non fare ricorso alle inserzioni pubblicitarie: LabParlamento nasce come laboratorio di idee e formazione per giovani analisti ed osservatori, una palestra politica, per la politica. Avete potuto – e continuerete a farlo – ascoltare le nostre analisi sulla radio, ancora oggi il mezzo di informazione preferito dagli italiani. E per una radio, Radio Radicale, siamo usciti dalla nostra terzietà per difendere, con forza, una voce libera e indipendente della nostra storia. Grazie agli sforzi del nostro Editore la redazione è cresciuta, così come le aree tematiche del sito che grazie ai nostri dossier speciali è riuscito a fare capolino anche nelle testate concorrenti.
Un ringraziamento, lo devo, a tutta la mia redazione e a Adl Consulting che, in tempi così difficili per la sopravvivenza delle testate giornalistiche, continua, con passione, a finanziare una voce libera e indipendente, che ha saputo crearsi uno spazio tutto suo tra gli operatori della politica.
Al collega Daniele Piccinin, che da oggi si insedia alla direzione del giornale, vanno i miei auguri più sinceri per questa sua nuova ed entusiasmante avventura.
Ma soprattutto grazie a Voi, amici lettori, senza i quali tutto ciò per cui lavoriamo e lottiamo non avrebbe senso.
Continuate a leggere e seguire LabParlamento.