L’Unione Sindacale Italiana Carabinieri (USIC), in una lettera aperta indirizzata al Comandante Generale dell’Arma, esprime “preoccupazione su parte della scala gerarchica, la cui poca conoscenza delle norme si riverbera in disagi per il personale.
Non tutti gli Ufficiali hanno una giusta predisposizione all’azione di Comando ed obbligarli per Legge o direttive interne ad ottemperare a questo, porterà l’Arma dei Carabinieri ad una moltitudine di procedimenti amministrativi, che noi vogliamo evitare ma che Lei, dall’alto della Sua autorevolezza, può eludere con norme ancora più chiare o anche evitando di riconoscere incarichi di comando agli ignoranti in materia”.
Il riferimento della lettera inviata al Comandante generale è a talune direttive (verbali e scritte) a livello di Comando Provinciale/Compagnia (Emilia Romagna) che riguardano la pianificazione e la fruizione di licenze tra i militari.
“Nell’attesa che la legge sulla sindacalizzazione ci consenta di poter intervenire con più determinazione sull’argomento, attraverso una concertazione della materia, ma principalmente ricorrendo al Giudice Amministrativo per sanare le ingiustificate irregolarità – prosegue la missiva – le chiediamo di portare in essere ogni utile accorgimento per ammaestrare la sua scala di comando discendente ad una corretta applicazione delle norme, nonché ad un controllo certosino per evitare tali incresciosi inconvenienti, chiarendo nel contempo cosa si intende per servizi necessari ed esigenze di servizio non altrimenti assolvibili, così come ha già provveduto ad intervenire sulla regolamentazione del lavoro straordinario che per tanti Comandanti era un’appendice al lavoro ordinario, stravolgendo di fatto le norme di Legge”.
*Comunicato stampa