Legge elettorale, elezioni anticipate, manovrina monopolizzano la settimana che precede le amministrative
Fallito l’accordo sul sistema tedesco per la riforma elettorale – tra Pd, M5S, Forza Italia e Lega – dopo che ieri la Camera ha approvato un emendamento che proponeva di estendere la riforma anche al Trentino (regione che gode di regole autonome). Il Movimento 5 Stelle, e alcuni franchi tiratori, hanno votato contro il parere del relatore Pd. L’accordo politico che era stato raggiunto prevedeva infatti di non introdurre nessuna modifica alla legge elettorale a meno che non fosse concordata con tutti i contraenti. Il testo è stato rinviato in Commissione Affari costituzionali, dove l’esame riprenderà martedì, senza speranze di trovare nuove soluzioni: l’ipotesi più quotata torna a essere l’estensione al Senato dell’Italicum, con le modifiche della Consulta. Dopo la giornata di ieri si è aperto quindi un periodo di incertezza, sia per la possibilità di giungere a un nuovo sistema elettorale, sia per la tenuta della maggioranza di governo, benché la Borsa abbia scommesso sulla durata della legislatura fino al 2018. E l’ultima spiaggia potrebbe essere un decreto, dopo aver percorso però ogni possibile strada.
La prossima settimana, dopo il primo turno delle elezioni amministrative di domenica, potrebbe riprendere il dialogo tra i partiti. Ma Renzi stamattina ha dichiarato di non essere particolarmente ottimista, riferendosi ad un nuovo accordo. “Siamo disponibili – dichiara – a ragionare di tutto, il Pd aspetta le proposte di chi ha cambiato idea” sul sistema tedesco. Il primo test sulla tenuta della maggioranza avverrà in Senato, la prossima settimana, quando verrà votata la manovrina di bilancio, dove è rimasta aperta la questione dei voucher.
Sul fronte delle Commissioni parlamentari, ha preso il via alla Camera, in Commissione Finanze e Attività produttive, il nuovo ciclo di audizioni informali sul DdL Concorrenza. Altre sedute dedicate alle audizioni potrebbero esserci nelle prossime settimane.
In Commissione Affari sociali sono stati invece auditi i rappresentanti del mondo dell’associazionismo sul Codice del Terzo Settore. Al centro del dibattito anche la Revisione della disciplina in materia di impresa sociale.
La Commissione Bilancio del Senato ha avviato l’esame della manovrina, che dovrebbe concludersi i primi giorni della prossima settimana.
Iniziato sempre questa settimana l’esame in Parlamento della Legge di delegazione e della Legge europea –principali strumenti di attuazione della normativa Ue nel nostro Paese.
Via libera preliminare del Governo al decreto attuativo sul reddito d’inclusione, il nuovo strumento di contrasto alla povertà che in una prima fase sarà destinato a 660.000 famiglie. L’assegno “va da un minimo di 190 euro a un massimo di 485 euro”, ha spiegato in conferenza stampa a Palazzo Chigi il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Si segnala infine che il Consiglio dei ministri ha deliberato l’avvio della procedura per il conferimento dell’incarico di Direttore dell’Agenzia delle entrate a Ernesto Maria Ruffini.