Dai 10 miliardi per le famiglie al taglio del cuneo fiscale, tre versioni per il programma presentato oggi a Bologna
di LabParlamento
Nell’ex Opificio Golinelli di Bologna, con il team capitanato da Tommaso Nannicini, il segretario del Pd Matteo Renzi, ha presentato oggi tre versioni del programma del partito: “Una versione nerd”, di quaranta pagine, una “versione sintetica” di una quindicina di pagine, e poi una terza versione, “piu’ rischiosa” secondo Nannicini, che propone un metodo nuovo ovvero “100 piccoli passi avanti per l’Italia, 100 piccoli impegni, realizzabili. Lo facciamo partendo da 100 cose che abbiamo fatto”. “Un programma cento per cento credibile, sostenibile, realizzabile”, ha insistito il segretario.
Sul palco, con Renzi, salgono Lisa Noja, avvocatessa impegnata nel sociale, Yoram Gutgeld, ex deputato e già consigliere economico a Palazzo Chigi, Sandro Gozi, sottosegretario con delega agli Affari Europei, e lo stesso Nannicini.
Tra le proposte più importanti: “Un unico sostegno universale alle famiglie. Una misura fiscale unica (in grado di raggiungere anche gli incapienti sotto forma di assegno) che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per i figli fino a 26 anni” annuncia Renzi. E con un chiaro riferimento ai 5 Stelle il segretario del Pd prosegue: “Non spareremo cifre a caso, come 100 miliardi per il reddito di cittadinanza. Noi abbiamo messo gli incentivi per assumere, il reddito di cittadinanza e’ il principale incentivo per licenziare le persone”. E comunque l’obiettivo è quello di far sì che nessuna legge di bilancio costi piu’ delle precedenti.
Sul fronte dei diritti, il Pd si impegna poi sullo Ius Soli. “Approvata la legge sulle Unioni Civili. Vogliamo approvare la legge sul diritto di cittadinanza per i minori nati e cresciuti in Italia”.
Tra i punti chiave in campo economico : “Portare la disoccupazione sotto il 9% nell’arco della prossima legislatura, non diciamo piena occupazione o frottole. Vogliamo far scendere la disoccupazione giovanile sotto il 20%, arrivare in tutto a 24 milioni di occupati e portare il Pil da +1,6% a una crescita superiore al 2%. Rispetto ai parametri di Maastricht, infine, vogliamo portare il rapporto debito/Pil gradualmente dal 132 al 100% nell’arco di un decennio”.
Mentre Nannicini parla di “una riduzione del cuneo fiscale dal 33 al 29% per incentivare il lavoro a tempo indeterminato”, Yoram Gutgeld definisce la proposta del centrodestra sulla flat tax “una proposta sbagliata, stangata al ceto medio e incentivo all’evasione, si prende dai poveri per dare ai ricchi, non è un condono, ma un super condono, che non ha niente a che fare con la rottamazione delle cartelle. Le tasse sono alte, bisogna ridurle per le famiglie, per il ceto medio, non per i miliardari”. Per la candidata Carla Cantone, ex sindacalista Cgil, “si deve fare di tutto perché’ il Pd diventi il primo partito. Si deve investire sul lavoro, e nel programma del partito c’e’ al centro proprio il lavoro”.