Si punta sul coinvolgimento di attivisti e simpatizzanti riuniti attorno ai gruppi locali in tutta l’Italia
di LabParlamento
Vincere l’astensionismo attirando fasce di elettori indecisi o disillusi, rappresenterà una delle variabili più importanti nella prossima tornata elettorale. Un obiettivo che, in particolare per M5S, sembra diventato prioritario.
La lotta all’astensionismo annunciata dal candidato premier, Luigi Di Maio, dopo l’esito delle regionali siciliane, con l’obiettivo del 40% da raggiungere, prende sempre più corpo. I pentastellati, a quanto riferisce l’Adnkronos, stanno infatti lavorando a un progetto per potenziare la loro presenza sui territori, puntando sul coinvolgimento di attivisti e simpatizzanti riuniti attorno ai gruppi locali (i meet-up) dislocati in tutta l’Italia.
Tra i parlamentari che si stanno occupando del tema c’è Alessandro Di Battista, responsabile dei meet-up assieme a Roberto Fico. “Stiamo sviluppando un piano – spiega il deputato romano – per coinvolgere sempre di più i cittadini, al di là del voto. Coinvolgerli in progetti: lo stiamo già facendo in tante realtà e stiamo notando che questi sono modelli funzionanti. Dove i gruppi territoriali lavorano su singoli progetti, a difesa e a tutela della cittadinanza, i risultati sono sempre più grandi”.
“Il coinvolgimento è l’unico modo per portare i cittadini a votare. E’ quello che abbiamo sempre fatto, ma ora lo faremo ancora di più”, sottolinea ancora Di Battista.
Per l’esponente M5S “l’unico modo per sconfiggere l’indifferenza è supportare la partecipazione. E noi l’abbiamo fatto in maniera incredibile. Io sono dell’idea che senza il Movimento 5 Stelle il livello di astensionismo sarebbe infinitamente più alto. Oggi per noi – conclude – l’unico avversario è l’indifferenza, non Berlusconi né Salvini”.